Tutti dal ministro Calenda: sindacati a caccia di risposte
sulla cessione dell’Ilva

Tutti dal ministro Calenda: sindacati a caccia di risposte sulla cessione dell’Ilva
di Tiziana FABBIANO
4 Minuti di Lettura
Martedì 30 Maggio 2017, 11:42 - Ultimo aggiornamento: 20:07
Ci saranno anche i commissari straordinari dell’Ilva all’incontro con i sindacati previsto questa mattina, intorno a mezzogiorno, al ministero dello Sviluppo Economico. Potranno essere quindi Enrico Laghi, Pietro Gnudi e Corrado Carrubba, direttamente e senza filtri, a spiegare alle organizzazioni dei metalmeccanici perché abbiano scelto Am Investco Italy come offerta migliore rispetto a quella di AcciaItalia per l’acquisto dell’Ilva. Venerdì la decisione dei commissari con l’invio della proposta di aggiudicazione del complesso siderurgico alla cordata capitanata da ArcelorMittal e, in piccola quota, composta da Marcegaglia e Banca Intesa Sanpaolo (quest’ultima con un ruolo da azionista). I commissari potranno rispondere alle domande di Fim-Fiom e Uilm che, per l’occasione, saranno rappresentati dai segretari nazionali e da una delegazione di segretari locali di Taranto e Genova. E alle domande di chi mette al primo posto tutela dell’occupazione e della produzione risponderà anche il ministro Carlo Calenda, che parteciperà all’incontro insieme al viceministro Teresa Bellanova. Al Mise, infatti, attraverso un decreto del ministro Calenda, spetta infatti la decisione finale sull’aggiudicazione. Secondo gli esperti è difficile che la valutazione tecnica, finanziaria e ambientale del trio di commissari di Governo possa essere stravolta al fotofinish. Calenda dovrebbe ribaltare il giudizio dei tre commissari ai quali il Governo ha affidato il gruppo Ilva fin dal passaggio in amministrazione straordinaria. Alla conoscenza della fabbrica e dei termini del bando di gara (realizzato e firmato dagli stessi Gnudi, Laghi e Carrubba) si associa un’attenta analisi delle proposte delle due cordate. L’offerta economica, cioè il prezzo d’acquisto, pesa per il 50%, ma anche sul piano dell’ambientalizzazione e della produzione si sono valutati tutti gli aspetti connessi al rilancio di Ilva. Evidente che i commissari abbiano pesato entrambi i piani industriali e ne abbiano tratto le conseguenze sulla sostenibilità ambientale, occupazionale ma anche del progetto di rilancio internazionale di Ilva, in chiave produttiva e commerciale.
 
Intanto i sindacati, alla vigilia dell’incontro, hanno molte aspettative sui chiarimenti che oggi potranno essere forniti. E ieri sono intervenute le rappresentanze Rsu della Fiom Cgil. «Il Governo ha l’obbligo di garantire l’occupazione, la produzione e la tutela dell’ambiente, diversamente metteremo in campo azioni di lotta atte a salvaguardare il futuro di Taranto e di Ilva», sottolineano le Rsu Fiom di Taranto precisando che l’organizzazione sindacale «non farà sconti a nessuno e tanto meno farà il tifo per una delle due cordate, in quanto entrambe hanno deciso di giocarsi la loro partita semplicemente per aggiudicarsi quote di mercato e trarne un profitto dallo stabilimento siderurgico jonico». «Siamo entrati - aggiunge la Fiom - nella fase decisiva per l’aggiudicazione di Ilva da parte di una delle due cordate in gara e, dopo le prime indiscrezioni, le organizzazioni sindacali, convocate dal ministro Calenda presso il Mise, finalmente saranno messe a conoscenza dei criteri utilizzati dai commissari straordinari per la valutazione finale su assetti produttivi, investimenti e piani ambientali».
Il sindacato ritiene «inoltre fondamentale e imprescindibile per il rilancio dello stabilimento siderurgico e di un intero territorio l’elaborazione di un cronoprogramma riferito agli investimenti da eseguire. Noi “tifiamo” per il cambiamento, per una gestione - concludono le Rsu - che sia in discontinuità con quella criminale dei Riva dove il profitto ha prevalso su ambiente e salute dei lavoratori e dei cittadini».
La Uil e la Uilm sono prudenti. «Verificheremo il piano industriale e la compatibilità ambientale ed economica per dare un giudizio più completo» ha detto il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, a margine dell’incontro con la stampa di presentazione della “Conferenza di metà mandato” della Ces.
Quanto alla cordata vincitrice, ha aggiunto Barbagallo, «non ci risulta che ci sia già la scelta definitiva» del Governo.
Interviene anche il segretario nazionale della Uilm: «Verificheremo se l’incontro al Mise sarà una riunione di approfondimento o se dai sindacati ci si aspetta una semplice presa d’atto, la sola ratifica di quanto deciso dai Commissari. In questo secondo caso non potrà che aprirsi un terreno di scontro, tanto più che il nostro parere sui piani non è detto sia lo stesso espresso dai Commissari», ha dichiarato all’Ansa Rocco Palombella, segretario generale della sigla sindacale che a Taranto ha la maggioranza assoluta delle Rsu in Ilva. Il giudizio dei Commissari non è vincolante, ed è il Ministro che ha la responsabilità dell’atto di nomina del vincitore della gara.
«Per noi - aggiunge Palombella - restano irrinunciabili i tre aspetti, livelli occupazionali, risanamento ambientale e livelli produttivi. Tutti e tre devono coesistere».
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA