Una messa di suffragio per Mussolini e Gentile, e divampa la protesta. Bloccata dall'Arcivescovo

Mussolini e Gentile
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Sabato 16 Aprile 2016, 19:42 - Ultimo aggiornamento: 17 Aprile, 20:56
Una messa in suffragio di Benito Mussolini e Giovanni Gentile, promossa dai "missini di terra jonica" nella chiesa del Sacro Cuore di Taranto. Il manifesto di annuncio affisso in città ha provocato la reazione di associazioni e movimenti che fanno «appello alla coscienza democratica delle autorità civili e religiose locali e vigilerà affinché fermino questa improvvida iniziativa». E in effetti, appresa la notizia, l'arcivescovo di Taranto, monsignor Filippo Santoro, ha disposto l'annullamento della messa.

Per l'Anpi (Associazione nazionale partigiani italiani) la messa in memoria di Mussolini, fondatore del fascismo, e Gentile, filosofo e ideologo fascista, avrebbe rappresentato "un fatto gravissimo, che lede la sensibilità democratica della nostra comunità e infanga la memoria dei tanti cattolici - fra cui diversi sacerdoti - che parteciparono alla lotta di Liberazione dall'occupante nazifascista, pagando un pesante tributo di sangue".

L'appello è stato condiviso da Cgil, Arci, Libera, Legambiente, Federazione degli studenti, Unione degli studenti, Arcigay, Sel, Prc, Giovani Comunisti, Pcdi, Azione civile, Sinistra anticapitalista e dal consigliere comunale e provinciale Dante Capriulo.
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