«Disponibile a candidarmi»: Gentile riaccende le primarie ma spiazza gli alleati

«Disponibile a candidarmi»: Gentile riaccende le primarie ma spiazza gli alleati
di Vincenzo DAMIANI
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Venerdì 20 Settembre 2019, 09:16
«Io ci sono»: Elena Gentile spiazza anche i suoi alleati e, ai microfoni del TgR Puglia, lancia quasi ufficialmente la sua candidatura alle primarie del centrosinistra. L'ex europarlamentare del Pd, in realtà, già un paio di mesi fa aveva annunciato la sua volontà di sfidare Michele Emiliano sotto i gazebo, quindi nulla di eclatante se non fosse che solo mercoledì ha sottoscritto un comunicato assieme a Sinistra italiana, La Giusta causa, Dario Stefàno, Federico Massa e Mimmo Santorsola, nel quale si disegnava un altro percorso. Il 12 ottobre, infatti, si svolgerà la riunione intitolata, non a caso, Prima le idee: «Solo dopo questo appuntamento è stato l'annuncio dato dall'area che si frappone alle politiche di Emiliano - nei modi e nei tempi che abbiamo già indicato, sarà opportuno iniziare la discussione sulle liste e sui candidati per le elezioni del 2020, per le quali auspichiamo una nuova legge elettorale e un ampio e rigenerante rinnovamento». Quindi, il nome di un eventuale sfidante del governatore dovrebbe essere deciso al termine del confronto di ottobre, ma Elena Gentile ha bruciato le tappe e, sorprendendo anche chi come lei ha firmato quel documento, si è autocandidata alle primarie.
«Io ci sono ha detto ai microfoni della Rai - e penso che questo passaggio sia fondamentale per consacrare nuovamente il successo del centrosinistra. Ognuno porterà il suo bagaglio di esperienza, il suo bagaglio di competenze, la sua visione la grande rete di rapporti che ognuno ha costruito in questi anni». L'uscita non è stata ben accolta dagli altri protagonisti: «Da mesi ripetiamo che è necessario prima costruire un programma, che bisogna mettere avanti le idee ai nomi e adesso», riflettono dall'area vendoliana. La tesi è che in questo modo viene indebolito un percorso costruito con fatica nell'ultimo anno.
Sarà per questo motivo, forse, che invece Emiliano ha accolto con serenità le dichiarazioni dell'ex assessore della giunta Vendola: «Sono felice commenta - che Elena Gentile abbia deciso di candidarsi alle primarie. Condivido il suo pensiero. Grazie alle primarie la Regione Puglia è cresciuta e siamo cresciuti tutti noi nei valori e nelle competenze. Sono onorato di competere con una donna di valore che ha esperienza e competenze in grado di arricchire la nostra coalizione rilanciando la nostra sfida». Emiliano avrebbe preferito chiudere anzitempo la partita ed evitare il voto sotto i gazebo, però il rischio che i suoi avversari non si presentino compatti gli spiana la strada. Anche il senatore Dario Stefàno avrebbe nei mesi scorsi pensato ad una sua candidatura alle primarie, e poi c'è l'area orlandiana, rappresentata da Massa, che vorrà dire la sua. A Sinistra italiana il nome di Elena Gentile non dispiace, anzi, però avrebbero preferito altre modalità per annunciarlo ufficialmente. E poi, fuori da quest'area, ci sono altri possibili contendenti: Fabiano Amati, Pd e fondatore di C-Entra il futuro, resta alla finestra. Anche lui ha ammesso che sta riflettendo sul partecipare o meno alle primarie e osserva con occhio attento alla nascita di Italia viva di Matteo Renzi. Sfidare Emiliano avendo il sostegno dei renziani potrebbe far pendere l'ago della bilancia verso il sì alle primarie da protagonista.
La situazione politica nel centrosinistra si fa sempre più ingarbugliata, complici gli avvenimenti a livello nazionale. La nascita del governo giallorosso e l'uscita dal Pd di Matteo Renzi hanno rimesso tutto in discussione, e non è finita. Sulla Puglia peseranno anche le decisioni che verranno prese per l'Umbria, la Campania, la Calabria e l'Emilia Romagna. Se su tutto il territorio dovesse essere siglata un'alleanza tra Pd e M5S sarà difficile impedire che la stessa cosa avvenga in Puglia. Emiliano sull'argomento taglia corto: «Un accordo con i pentastellati? Dopo il voto, in Consiglio regionale». Come dire, primarie off limits per i 5Stelle e nessuna possibilità di un passo indietro da parte del governatore in carica.
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