Barbiere dall'età di 11 anni, a Mimmo il riconoscimento di "maestro artigiano"

Quando ha cominciato a frequentare la bottega di un barbiere di Sava, Mimmo Pichierri era poco più di un bambino

Barbiere dall'età di 11 anni, a Mimmo il riconoscimento di "maestro artigiano"
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Giovedì 16 Marzo 2023, 09:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Marzo, 20:10


Ha solo 47 anni ma già 36 di lavoro alle spalle. Quando ha cominciato a frequentare la bottega di un barbiere di Sava, Mimmo Pichierri era poco più di un bambino. 
Un lavoro in via di estinzione il suo, così come quello di molti altri artigiani ed è per questo che l'assessorato allo sviluppo economico della Regione Puglia dal 2018 premia il loro impegno con l'ambito riconoscimento di "Maestro artigiano".

Il riconoscimento

Quest'anno, Mimmo Pichierri è stato l'unico tarantino a riceverlo, assieme ad altri quattro artigiani della provincia di Lecce, Rocco Frisullo, per attività di fabbricazione di strumenti a percussione di Ruffano, Pietro Maraca, fotografo di Lecce, Sergio Martella, pasticcere di Tiggiano, Patrizio Siciliano che produce oggetti in paglia, rafia, vimini, bambù, giunco e simili a Presicce-Acquarica.


Una bella soddisfazione dunque, per Pichierri che, tra l'altro, è riuscito a tramandare la propria arte anche ai due figli, Vittorio di 22 anni e Mattia di 16 anni.
«Sono felice di condividere con tutti - ha detto Pichierri - la mia gioia perché dopo anni di lavoro e di sacrifici mi è stato riconosciuto un attestato di particolare valore per me. Essere artigiani - ha continuato - oggi non è facile ma la nostra categoria è abituata a credere in ciò fa perché tutto nasce dalle nostre mani. Per questa ragione, vorrei dedicare la pergamena che ho ricevuto a tutti coloro che continuano a far vivere i mestieri tradizionali, valorizzando competenze tramandate da generazione in generazione e impreziosendo concretamente quel saper fare tutto italiano».
I cinque nuovi titoli che sono stati conferiti ai maestri artigiani della Puglia, si sommano a quegli degli anni passati e diventano in totale 69. 

La cerimonia


L'anno scorso, anche un altro parrucchiere savese, Giovanni Massimo De Cataldo ha ricevuto lo stesso riconoscimento. Si tratta evidentemente di un modo per rimarcare l'importanza dei mestieri, promuovendone l'unicità e l'assoluto valore culturale, artistico e tradizionale. 
Tra gli obiettivi principali quello di incoraggiare il ricambio generazionale attraverso il trasferimento di competenze, lo sviluppo di produzioni di nicchia, l'innovazione tecnologica di processo e prodotto e l'interscambio di competenze per ridare slancio e nuova linfa a mestieri che rischiano di scomparire.
«L'artigianato - ha dichiarato durante la cerimonia l'assessore allo sviluppo economico Alessandro Delli Noci - riveste in Puglia un ruolo di primaria importanza.

Questo riconoscimento in particolare intende dare merito e valore alla maestrìa, alla creatività e alla capacità di stare al passo coi tempi e di innovare dei nostri artigiani. Un patrimonio che la Regione Puglia intende non solo salvaguardare ma anche promuovere attraverso una serie di attività, che includono la partecipazione a fiere internazionali di grande rilievo e la nascita di nuove relazioni commerciali. I maestri a cui consegniamo questo riconoscimento hanno dedicato la loro vita al lavoro e sono stati capaci di tramandarlo perché non vada disperso. Tramandare alle giovani generazioni e innovare sono le parole chiave che ci permettono di guardare al futuro e di tutelare un settore in grande trasformazione».


Peraltro, come annunciato proprio dall'assessore regionale Delli Noci, nella prossima seduta del consiglio regionale, è previsto l'aggiornamento della normativa regionale in materia di artigianato.

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