C'è anche il presidente del Lecce Saverio Sticchi Damiani tra i finalisti del premio "Peppino Prisco". L'iniziativa si propone di attribuire annualmente un significativo riconoscimento al dirigente, all'allenatore e al calciatore che maggiormente abbiano contribuito, mantenendo uno stile di comportamento responsabile ed equilibrato, alla serenità del nostro campionato, accettando sportivamente la sconfitta e sdrammatizzando gli episodi controversi.
Premio Prisco, come funziona
La giuria presieduta da Italo Cucci e composta dai giornalisti Ivan Zazzaroni, Gian Paolo Ormezzano, Marco Civoli, Franco Zappacosta, Ilaria D'Amico, con la partecipazione straordinaria dell'ex presidente della Figc e attuale presidente della Lega Nazionale Dilettanti Giancarlo Abete, e dall'imprenditore Marcello Zaccagnini, presidente del Comitato organizzatore «Giuseppe Prisco», si è riunita stamani a Bolognano, presso l'Azienda Agricola «Ciccio Zaccagnini» (ove l'indimenticabile compianto ex vice presidente dell'Inter era solito recarsi in occasione dei suoi frequenti viaggi in Abruzzo), per procedere alla selezione della rosa dei finalisti della 19/a edizione del Premio Nazionale «Giuseppe Prisco» alla lealtà, alla correttezza e alla simpatia sportiva.
Premio Prisco, i finalisti
Queste le terne dalle quali scaturirà il nominativo del vincitore di ciascuna categoria: Dirigenti di società: Adriano Galliani (Monza), Cristiano Giuntoli (Napoli), Saverio Sticchi Damiani (Lecce); Allenatori: Dejan Stankovic (Sampdoria), Fabio Grosso (Frosinone), Thiago Motta (Bologna); Calciatori: Paulo Dybala (Roma), Riccardo Orsolini (Bologna), Domenico Berardi (Sassuolo); Premio Speciale di Giornalismo «Nando Martellini»: Aldo Cazzullo (Corriere della Sera), Anna Billò (Sky Sport), Luigi Garlando (Gazzetta dello Sport).
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