Regionale 8, a Bari c'è il Comitato Via. E la Provincia tenta il "recupero"

Regionale 8, a Bari c'è il Comitato Via. E la Provincia tenta il "recupero"
di Paola CASELLA
3 Minuti di Lettura
Lunedì 21 Giugno 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 07:16

Giornata importante per il destino del progetto di completamento della Regionale 8. Stamattina, infatti, come già assicurato, il presidente della Provincia di Taranto Giovanni Gugliotti, insieme con l’ingegner Vitangelo Giampetruzzi del Rup e il dirigente della Viabilità, l’ingegner Aniello Polignano, si recheranno a Bari per partecipare alla conferenza di servizi. 
Al tavolo giungeranno anche i pareri degli altri enti chiamati ad esprimersi sul progetto, oltre a quello del Comitato Via della Regione Puglia che lo ha sostanzialmente stroncato dal punto di vista dell’incidentalità e degli impatti ambientale e paesaggistico. Si cercherà, dunque, di capire carte alla mano, se è possibile porre rimedio per non essere costretti a rinunciare ad un’arteria attesa da oltre trent’anni e per la quale ci sono finalmente i fondi. Uno spiraglio lo ha aperto nelle ultime ore Mino Borraccino, consigliere del presidente Michele Emiliano per il coordinamento del Piano per Taranto ed assessore regionale allo Sviluppo economico nella seconda parte della precedente consiliatura, il quale, parlando con Nuovo Quotidiano di Puglia, ha dichiarato che la Regione Puglia continua ad offrire alla Provincia, nonostante il precedente rifiuto, l’assistenza di Asset, con la possibilità per gli uffici provinciali, carenti di personale, di essere affiancati dai tecnici dell’Asset e poter procedere speditamente a rispondere alle osservazioni Via. Borraccino ha chiarito che per il primo e il secondo lotto i soldi sono già disponibili, mentre per il terzo lotto saranno presto reinseriti. Il lavoro per salvare la situazione sarà davvero intenso, visto che i tecnici del Comitato Via in un documento di ben ventisei pagine ritengono che «il progetto, come da soluzione proposta, abbia impatti ambientali significativi e negativi» e che «attesa la strategicità come da Piano attuativo 2015 -2019 del Prt, sarebbe auspicabile una revisione della soluzione progettuale che tenga in debito conto i rilievi sopra riportati al fine della compatibilità e sostenibilità ambientale dell’opera».

Secondo il Comitato Via, l’intervento proposto «non produce un miglioramento delle condizioni di sicurezza stradale e della viabilità in genere, rispetto all’esistente».

Il punto critico


La soluzione progettuale proposta dall’analisi costi/benefici e costi/efficacia è, infatti, giudicata sfavorevole. «Il risultato - si legge nelle carte - posto in essere con la realizzazione dell’infrastruttura rispetto allo stato attuale nello scenario di riferimento non comporta alcuna riduzione apprezzabile dell’incidentalità a fronte di un investimento di 201 milioni di euro». Tra le altre cose, secondo l’organismo tecnico la soluzione proposta non risulta dare «soluzioni efficaci in termini di sostenibilità ambientale e paesaggistica e, a fronte delle scelte effettuate, comporta effetti significativi e negativi sull’ambiente, quali: occupazione di nuovo suolo, consumo di risorse naturali, apertura e sfruttamento di nuove cave (di prestito), interferenza con aree agricole e naturali, sottrazione di habitat». Tra gli ulteriori punti del parere viene rilevata, inoltre, «la mancata indicazioni di misure di tutela gli alberi di ulivo (non è data evidenza dell’eventuale interferenza con specie monumentali), in virtù della loro funzione produttiva, di difesa ecologica e idrogeologica nonché quali elementi peculiari e caratterizzanti della storia, della cultura e del paesaggio regionale». In conclusione, il Comitato Via della Regione Puglia ritiene che «la soluzione avanzata per la realizzazione dell’opera comporta un significativo effetto negativo, diretto e indiretto, sui fattori suddetti di biodiversità (Habitat 6220), territorio, suolo, acqua, aria e clima e sul bene culturale/paesaggistico interessato».

© RIPRODUZIONE RISERVATA