Giochi del Mediterraneo 2026, nella notte approvato stanziamento di 150 milioni: «Occasione di rinascita per Taranto e la Puglia»

Giochi del Mediterraneo 2026, nella notte approvato stanziamento di 150 milioni: «Occasione di rinascita per Taranto e la Puglia»
di Domenico PALMIOTTI
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Martedì 15 Marzo 2022, 09:59 - Ultimo aggiornamento: 16 Marzo, 08:10

Arrivano 150 milioni di euro dal Fondo di Coesione per la ventesima edizione dei Giochi del Mediterraneo in programma per il 2026 a Taranto. Il provvedimento è passato la scorsa notte in commissione Bilancio nella discussione sul Ristori Ter. Adesso si tratta di predisporre i decreti attuativi per l’utilizzo delle risorse attraverso una intesa con la Regione Puglia.

«Sebbene in ritardo - dichiara Ubaldo Pagano, capogruppo Pd in commissione Bilancio alla Camera - siamo soddisfatti che ora il Governo abbia finalmente riconosciuto un contributo significativo: 150 milioni di euro che serviranno a realizzare gli impianti e le infrastrutture necessarie ad ospitare la manifestazione e i tanti eventi previsti».

«Giusta attenzione all'evento»

«Siamo dunque felici - commenta Pagano - che i nostri appelli siano stati ascoltati e che sia stata data la giusta attenzione ad un evento che contribuirà, contestualmente ai tanti investimenti in corso su altri fronti, a cambiare il volto della città. Di questo va dato merito alla ministra Carfagna, che ha dimostrato una grande sensibilità in questa occasione».

Per Pagano, è un bene, infine, che sia stato ritagliato un ruolo importante alla Regione Puglia e agli enti territoriali nell’adozione dei decreti attuativi per la realizzazione delle opere prioritarie con le risorse stanziate. «L’organizzazione dei Giochi del 2026 - conclude Pagano -può essere un’occasione simbolica della rinascita di Taranto, quale punto di riferimento di tutta l’area del Mediterraneo».

Intanto, dopo due anni e mezzo dall’assegnazione al Taranto della ventesima edizione dei Giochi del Mediterraneo, sono arrivati i primi finanziamenti. Si tratta di 4,5 milioni per costituire il comitato organizzatore e avviare le progettazioni. Intervengono anche i parlamentari Mauro D’Attis e Dario Damiani, rispettivamente coordinatore e coordinatore vicario di Forza Italia in Puglia. «Siamo orgogliosi di questo successo per la città di Taranto e per tutta la Puglia, visto che i Giochi si svolgeranno anche negli impianti sportivi delle altre province e in particolare di Bari, Brindisi e Lecce» commentano i due deputati di FI. E lanciano una stoccata nel campo politico avverso: «Purtroppo qualcuno aveva pensato di assumere impegni senza assicurarsi prima della consistenza di una copertura finanziaria e, quindi, abbiamo ritenuto di dover porre rimedio».

Evento stile Olimpiadi

Per l’evento sportivo, che è sul modello Olimpiadi, solo che la partecipazione riguarda solo gli atleti dei Paesi mediterranei, si era provato ad inserire un finanziamento nella legge di Bilancio 2022 ma la cosa era sfumata.  E a proposito del fatto che il piano dell’impiantistica per i Giochi a Taranto punti molto sulla ristrutturazione della esistente impiantistica sportiva (il 90 per cento), il presidente del Coni Malagò ha detto che «sono finiti i tempi in cui si sceglieva una città e attorno ad essere creavi tutto: realizzare impianti ex novo sarebbe autolesionismo puro, un suicidio sportivo».

L'emendamento

“Al fine di garantire la sostenibilità dei Giochi del Mediterraneo di Taranto 2026, sotto il profilo ambientale, economico e sociale, in un’ottica di miglioramento della capacità e della fruibilità delle dotazioni infrastrutturali esistenti e da realizzare, è autorizzata la spesa di 50 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2022 al 2024”. Lo prevede, per i Giochi del Mediterraneo in programma nel 2026 a Taranto, l’emendamento sblocca risorse per complessivi 150 milioni di euro presentato al Dl Sostegni Ter dai senatori forzisti Maria Alessandra Gallone, Fiammetta Modena e Michele Boccardi, approvato la notte scorsa in commissione Bilancio al Senato.

I contenuti dell’emendamento sono stati resi noti questa mattina da Mauro D’Attis, deputato e coordinatore regionale Puglia di Forza Italia. “La titolarità della misura - si afferma nell’emendamento -è in capo all’Agenzia per la coesione territoriale e al relativo onere si provvede a valere sulle risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione programmazione periodo di programmazione 2021-2027”. L’uso dei fondi è rinviato ad “uno o più decreti” del presidente del Consiglio di concerto con i ministri dell’Economia e delle Infrastrutture, sentiti Regione Puglia ed “enti locali territorialmente interessati”, è finalizzato ad “opere essenziali, opere connesse, opere di contesto”.

Per le prime si intendono quelle “la cui realizzazione è prevista dal dossier di candidatura o che si rendono necessarie per rendere efficienti e appropriate le infrastrutture esistenti nel dossier di candidatura”. Per le seconde, si intendono “le opere necessarie per connettere le infrastrutture ai luoghi dove si svolgono gli eventi sportivi , nonché alla rete infrastrutturale esistente, in modo da rendere maggiormente efficace la funzionalità del sistema complessivo”. Infine vengono le opere di contesto “la cui realizzazione integra il sistema di accessibilità ai luoghi di realizzazione degli eventi sportivi e alle altre localizzazioni che saranno interessate direttamente o indirettamente all’evento o che offrono opportunità di valorizzazione territoriale in occasione dei Giochi del Mediterraneo di Taranto 2026”.

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