Giochi del Mediterraneo anche a Brindisi: «Porteranno visibilità e infrastrutture»

Giovanni Malagò con i sindaci di Lecce, Taranto e Brindisi
Giovanni Malagò con i sindaci di Lecce, Taranto e Brindisi
di Francesco TRINCHERA
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Venerdì 21 Gennaio 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 13:57

«L’eredità di questi Giochi, oltre alla grande visibilità che darà ai nostri territori, sarà anche quella di una dotazione infrastrutturale importante, in termini di viabilità, di logistica, di collegamenti, per tutta l’area». Il sindaco Riccardo Rossi ha dato la sua visione dopo l’incontro che si è tenuto mercoledì a Taranto, in preparazione dei Giochi del Mediterraneo del 2026 a cui anche Brindisi darà il proprio apporto in termini di impianti messi a disposizione tramite la New Arena, il palazzetto da circa 6.500 posti che sorgerà in contrada Masseriola. In quello che, in senso più ampio, è sempre stato identificato come PalaEventi, è previsto che si svolgano le gare di takewondo (che rappresenta, tra le altre cose, una delle discipline di punta del territorio). Alla riunione erano presenti il presidente del Coni Giovanni Malagò, il presidente del Comitato internazionale per i Giochi Davide Tizzano, oltre ai rappresentanti istituzionali come il presidente della Regione Michele Emiliano, il rappresentante di Asset (l’Agenzia regionale per lo Sviluppo) Elio Sannicandro (ex numero uno del Coni Puglia) ed i sindaci dell’area jonico-salentina che saranno coinvolti, compresi quelli del Brindisino e del Leccese.

La questione dei fondi

C’è, quindi, una sorta di visione comune per quello che potrà portare questa vetrina, anche se chi è stato coinvolto ha chiesto attenzione dal governo per poter dare il maggior lustro possibile all’evento: «Tutti i sindaci - ha commentato ancora Rossi – hanno sottoscritto una richiesta da inviare al ministro Franco (titolare del Dicastero all’Economia, ndr) ed al ministro Carfagna (titolare del Discastero al Sud ed alla Coesione Territoriale, ndr) per poter ottenere risorse finanziarie per poter prepararci al meglio da questo punto di vista». Questo discorso, ha detto il primo cittadino brindisino vale «sia dal punto di vista dell’impiantistica che di collegamenti e di logistica». Rossi ha ricordato che per il territorio provinciale un altro impianto ad essere coinvolto sarà il nuovo palazzetto di Fasano, che sarà la casa della pallamano: da qui, infatti, proviene la Junior, vincitrice di tre titoli italiani. «L’impiantistica sarà diffusa – ha specificato il sindaco di Brindisi – perché ci sarà quella che ospiterà le gare vere e proprie ed un’impiantistica che servirà alle delegazioni per gli allenamenti e la preparazione dei giochi».

Ed anche per questo, Rossi ha guardato alla possibilità di migliorare l’area della New Arena dal punto di vista infrastrutturale.

Il ruolo della New Arena

Nella stessa occasione è stato presentato il calendario degli eventi e sono state annunciate delle iniziative parallele ai Giochi, incentrate sul piano tanto sportivo che culturale. «Il centro sarà Taranto – ha ribadito Rossi – ma ovviamente tutta l’area è interessata». Brindisi, quindi, sarà interessata da un iniziativa di ampio respiro, con un impianto atteso da tempo per il quale si stanno completando le ultime procedure amministrative e che si spera possa vedere la posa della prima pietra nelle prossime settimane terminando un iter complesso iniziato nel giugno del 2019. La New Arena, in particolare, è una proposta nata nel solco di un partenariato pubblico–privato e l’impianto (praticamente accanto all’attuale PalPentassuglia) sarà gestito da un’Ati capeggiata dalla New Basket Brindisi. All’interno dell’impianto, di forma ottagonale e su più livelli, l’idea è quella di ospitare anche eventi, congressi ed altri tipi di manifestazioni. La struttura, oltre al campo da gioco, ospiterà anche diverse attività commerciali.

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