Sono circa trenta i detenuti positivi al covid nel carcere di Taranto. La scoperta del focolaio è avvenuta dopo l'esito dei tamponi a cui sono stati sottoposti. Si tratta di un nuovo focolaio, dopo quello del giugno scorso, con una trentina di contagiati tra i detenuti, quasi tutti asintomatici.
La denuncia del Sappe
«Questa mattina - sottolinea Federico Pilagatti, segretario nazionale del Sappe, sindacato autonomo di polizia penitenziaria - dai tamponi effettuati su alcuni detenuti che erano stati a stretto contatto con un altro paio di detenuti che avevano manifestato i sintomi della malattia.
Il Sappe contesta «all'Asl di Taranto di aver allentato le maglie dei controlli, all'amministrazione penitenziaria di aver continuato, nonostante un'epidemia in corso, a riempire il carcere di Taranto. È mai possibile che un penitenziario che potrebbe ospitare non più di 300 detenuti, sia arrivato a contenerne quasi a 700 utilizzando un piano del nuovo padiglione senza che però abbiano inviato i poliziotti penitenziari necessari?».
Il sindacato chiede maggiori controlli anche sui green pass
L'organizzazione sindacale chiede, oltre a controlli più rigorosi sui green pass, «lo spostamento in altri penitenziari di almeno 200 detenuti, l'invio immediato di almeno 50 poliziotti poiché la situazione potrebbe degenerare con effetti devastanti; il blocco dell'ingresso di detenuti nuovi da parte del provveditore regionale». «Se ciò non dovesse avvenire - conclude Pilagatti - il Sappe organizzerà nella città di Taranto una manifestazione molto eclatante».