Ai domiciliari ma se ne va in crociera in Grecia: "Ero in permesso premio"

Ai domiciliari ma se ne va in crociera in Grecia: "Ero in permesso premio"
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Martedì 2 Marzo 2021, 20:08

Non contento di espiare ai domiciliari la condanna per aver rapinato nel 2009 una gioielleria a Portogruaro (Venezia), bottino da 250mila euro e sentenza d’appello del 2012 con pena a 6 anni e 8 mesi, Pasquale Pulpito, un pregiudicato tarantino di 51anni, già nell’estate del 2014 ottiene un permesso premio di 15 giorni dal 6 al 20 agosto. Ma il mare da sogno che pure è a portata di mano nella sua stessa città, che ha l’obbligo di non abbandonare, non gli basta. Parte infatti con la famiglia per una crociera nelle isole greche dopo aver ottenuto la carta di identità valida per l’espatrio senza dichiarare i suoi guai con la giustizia. Per questo ora la Cassazione lo ha condannato a due anni di reclusione senza attenuanti. 
Senza successo Pulpito, difeso dall’avvocato Dionigi Rusciano, ha sostenuto di essere in «buona fede»: il permesso premio a suo avviso lo rendeva autorizzato «a recarsi in viaggio fuori dal territorio italiano».

La Cassazione con il verdetto 8053 ha obiettato al rapinatore che dal momento che «si era rivolto al suo difensore per presentare numerosissime istanze al magistrato di sorveglianza», avrebbe ben potuto chiedere chiarimenti al legale sulla fattibilità della crociera, così tanto «per fugare ogni dubbio».

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