Juventus, assist dell'accusa sulla penalizzazione: «Carenza di motivazione sul -15 punti»

Al momento risulta improbabile che la sentenza arrivi entro stasera

Juventus, la decisione al Collegio di Garanzia
Juventus, la decisione al Collegio di Garanzia
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Mercoledì 19 Aprile 2023, 17:57 - Ultimo aggiornamento: 20:18

Dalla riunione del Collegio di Garanzia del Coni in merito al ricorso della Juventus sulla penalizzazione di 15 punti in classifica inflittale dalla Procura Figc per il caso plusvalenze c'è una sorpresa. Proprio il procuratore Generale Taucer ha suggerito a sorpresa «il rinvio alla Corte d’Appello per l’esistenza di una carenza di motivazione sulla sanzione che deve essere valutata in un nuovo processo». 

«Mi sento di affermare che le motivazioni di controparte non colgono il punto, riterrei di confermare l'ipotesi accusatoria e quindi sono per l'inammissibilità della pronuncia, ma mi soffermo su una eccezione: rispetto all'articolo 4 sotto il profilo della carente motivazione temo che effettivamente che il profilo di colpa, nella sanzione in punti alla squadra vi sia una 'carenzà da apprezzare e valutare in un nuovo giudizio da parte della Corte», ha aggiunto Taucer.

La Juventus, invece, chiede l'annullamento dei 15 punti.

Il Collegio ha sciolto la camera di consiglio poco dopo le 19, aggiornandosi a domani. 

La linea Juve

La sentenza della Corte d'appello della Figc che ha condannato la Juventus con 15 punti di penalità «è sbagliata e da annullare senza rinvio alla corte». È questo quanto richiesto dal pool di legali del club bianconero (Nino Paolantonio, Angelo Clarizia, Maurizio Bellacosa, David Sangiorgio, Flavia Tortorella, Nicola Apa) rivolgendosi in udienza oggi al Collegio di Garanzia dello sport presso il Coni sulla penalizzazione. «Il 20 gennaio scorso quando è uscita la sentenza c'è stata una reazione insolita, un fenomeno raro nel mondo del calcio: stupore, incredulità generalizzata da parte di tutti, tifosi e non. Già questa reazione si collegava alla singolarità di questa decisione. Le tante persone che si sono meravigliate hanno intuito due questioni: i numeri, che sono assolutamente irrilevanti, l'ammontare di queste plusvalenze 60 milioni nel triennio a fronte di un miliardo e sei, pari al 3%. Non c'era vantaggio illecito, anzi il contrario. Se fosse vero che le plusvalenze dettate da esigenze bilancistiche la conseguenza sarebbe stata inversa. Quando il 30 abbiamo letto le motivazioni si è consolidata perché la sentenza impugnata è una sentenza sbagliata, piena di errori e chiediamo l'annullamento della decisione di condanna con la penalizzazione di 15 punti. I nostri non sono cavilli. A noi non interessano le polemiche, le dietrologie, le soluzioni politiche, chiediamo l'applicazione serena e rigorosa delle norme di diritto».

A giudicare il ricorso della Juve e dei suoi ex dirigenti sono le Sezioni Unite del Collegio di garanzia dello sport. Oltre alla presidente Gabriella Palmieri Sandulli, ci sono i presidenti delle rispettive sezioni Vito Branca, Attilio Zimatore, Massimo Zaccheo e Dante D'Alessio. È durata quasi tre ore l’udienza davanti al Collegio di Garanzia presso il Coni tenutasi oggi pomeriggio.

Le tre opzioni

Sono tre gli esiti possibili del ricorso al Collegio di Garanzia del Coni: ricorso accolto e restituzione dei 15 punti in classifica; ricorso respinto e conferma della penalizzazione di 15 punti; rinvio alla Corte d'Appello Federale per correggere eventuali vizi e rielaborare poi una nuova sentenza. 

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