Lecce, pini "pericolanti" e a rischio caduta: è allarme in città

Lecce, pini "pericolanti" e a rischio caduta: è allarme in città
di Stefania DE CESARE
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Venerdì 30 Giugno 2023, 05:00

Le indicazioni sono chiare: intervenire con la massima urgenza. Perché non c’è tempo da perdere: «I pini in città sono pericolosi e devono essere sostituiti al più presto. I casi più gravi al Coni e in Villa Comunale». A Lecce è in corso una emergenza verde. 
A confermarlo è Gianluca Cannoletta, l’agronomo forestale incaricato dall’amministrazione per una attività di verifica della stabilità di tutti gli alberi della città. Una analisi che dovrà essere puntale e tempestiva, e che col tempo porterà alla sostituzione di tutti i pini. Il Comune, come noto, deve fare i conti con un verde urbano fragile e malconcio: alberi che cadono come birilli, minando la sicurezza di tutti. Colpa dei temporali, del clima, dell’età, ma anche di una scarsa manutenzione, di cantieri che hanno danneggiato le radici e di una programmazione inadeguata.

Il censimento del verde

L’amministrazione, così come previsto dalla legge del 2013 sul verde pubblico, ha avviato da tempo l’iter per la redazione di tre strumenti: Censimento, Piano del verde e il suo Regolamento.
Il lavoro di redazione dovrebbe chiudersi entro fine anno, ma l’emergenza non può aspettare. E servono interventi immediati per mettere in sicurezza i singoli arbusti. Per questo, parallelamente alla pianificazione, il settore Ambiente ha avviato un’attività di verifica della stabilità degli alberi mirato alla conoscenza delle condizioni fitosanitarie delle alberature del territorio comunale. 
Il monitoraggio, così come spiegato ieri in commissione Ambiente presieduta dal consigliere Giovanni Occhineri, sarò effettuato prevalentemente su alberature di pino, eucalipto e falso pepe e similari potenzialmente pericolosi. «Il dato oggettivo è che ci troviamo in una situazione di tropicalizzazione del clima.

Dobbiamo fare i conti con piogge abbondanti e raffiche di vento che aumentano in maniera considerevole il rischio di caduta degli alberi – ha spiegato l’agronomo Cannoletta -. C’è la necessità di intervenire mettendo in sicurezza tutte le essenze arboree per tutelare l’incolumità delle persone». L’attenzione, come detto, è rivolta in particolar modo ai pini che si trovano nel territorio urbano. «Sono piante problematiche – ha sottolineato l’agronomo -. Anche i pini che appaiono sani e che non dimostrano segni di fitopatologie sono pericolosi. La pericolosità deriva proprio dalla specie di appartenenza e al luogo in cui si trovano. Ad esempio c’è un problema diffuso di ristagno di acqua alla base delle piante. Gli alberi prendono molta acqua ma non c’è spazio per permettere l’evapotraspirazione che permette di regolare la percentuale di acqua nel terreno. E questo mina la stabilità della pianta. Inoltre la pericolosità è stata aggravata da potature scriteriate che sono state fatte nel corso degli anni, e che hanno modificato la struttura dell’albero».

Le prime rievazioni

L’agronomo ha già proceduto con le prime rilevazioni in via Ribezzo e adesso si sta affrontando il problema della zona di San Lazzaro, dove si sono verificati già numerosi episodi di caduta di alberi. «Dobbiamo intervenire subito – ha sottolineano Cannoletta -. Si dovrà procedere con la sostituzione di tutti i pini presenti in città. Sarà una rimozione e sostituzione graduale ma tempestiva. Si dovrà intervenire caso per caso, e non aspettare la fine dell’attività di analisi». 
A quanto pare Lecce è piena di pini a rischio caduta, e che devono essere rimossi nel più breve tempo possibile: «Abbiamo rilevato una situazione pericolosa al Coni dove due alberi stanno letteralmente sfidando le leggi della fisica – ha aggiunto l’agronomo -. L’inclinazione ha raggiunto un grado che non è più compatibile con la stabilità. La tragedia potrebbe essere imminente. Altra situazione di pericolo in Villa Comunale dove ci sono dei pini proprio a ridosso del parco giochi per bambini: la pavimentazione antitrauma non permette l’evapotraspirazione, quindi l’acqua ristagna e l’albero marcisce. Anche in questo caso bisogna intervenire subito. Le cadute sono questione di pochi secondi».
Il monitoraggio andrà avanti nelle prossime settimane. «Le alberature che presentano dei difetti strutturali – ha spiegato l’assessora all’Ambiente Angela Valli – saranno inserite in un programma specifico che porterà o alla sostituzione, laddove inevitabile, con relativa compensazione in positivo, oppure, laddove la specie arborea lo consentirà, alla ripiantumazione degli alberi in contesti diversi. Oggi si hanno delle conoscenze diverse rispetto al passato. In questi anni abbiamo dovuto fare i conti con una imprudente pianificazione che non ha tenuto conto ti aspetti fondamentali che sono il ciclo di vita di un albero e dei suoi bisogni idrici. Soprattutto non si è tenuto conto della compatibilità con il contesto urbano. Sono state eseguite piantumazioni in contesti che erano sfavorevoli». 

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