Giochi del Mediterraneo 2026, clamorosa decisione del Governo: «Via dal Comitato organizzatore»

L’uscita del Governo si materializza con una lettera che il ministro dello Sport, Andrea Abodi

Giochi del Mediterraneo 2026, clamorosa decisione del Governo: «Via dal Comitato organizzatore»
​Giochi del Mediterraneo 2026, clamorosa decisione del Governo: «Via dal Comitato organizzatore»
di Domenico PALMIOTTI
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Lunedì 25 Settembre 2023, 21:25 - Ultimo aggiornamento: 26 Settembre, 18:05

Dopo il Coni, lo strappo del Governo per i Giochi del Mediterraneo. Nel giro di quasi due mesi due uscite importanti dal comitato organizzatore dell’evento di giugno 2026. L’uscita del Governo si materializza con una lettera che il ministro dello Sport, Andrea Abodi, nella serata ha inviato al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, al sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, al presidente del comitato internazionale, Davide Tizzano, e, per conoscenza al ministro degli Affari europei, politiche di coesione e Pnrr, Raffaele Fitto, e al commissario di Governo per i Giochi, Massimo Ferrarese.

“Nel prendere atto della posizione espressa dal Coni - scrive il ministro Abodi -, comunico, d’intesa con il ministro degli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il Pnrr, on.

Raffaele Fitto, che sono venute meno le ragioni della presenza di un rappresentante del Dipartimento per Sport della Presidenza del Consiglio dei ministri nell’attuale Comitato”. In premessa, Abodi rammenta infatti che il 31 luglio il presidente del Coni “in considerazione delle criticità riscontrate nella gestione organizzativa dei Giochi stessi e dello stallo che ne è conseguito, ha manifestato la volontà di ritirarsi dall’attuale governance del Comitato organizzatore dei Giochi del Mediterraneo - Taranto 2026, comunicando le proprie dimissioni dall’organismo”.

La clamorosa uscita

L’uscita del Governo dal comitato segue quindi a ruota quella del Coni, ma, scrive Abodi, “siamo disponibili, su nuovi presupposti, a consentire la celere ricostituzione del soggetto organizzatore per garantire il rispetto delle scadenze previste per la realizzazione dell’evento sportivo”. Sin qui la lettera del ministro. L’uscita del Governo è stata concordata tra Abodi e Fitto e comunicata a Malagò e Ferrarese. È presumibile ora che possa esserci un terzo abbandono importante, quello del comitato internazionale (Cijm) guidato da Tizzano. D’altra parte Tizzano, in una intervista a Quotidiano del 17 agosto, sottolineando come fosse fondamentale la presenza del Coni, trattandosi di una manifestazione di sport, e auspicandone quindi il rientro, disse: «Abbiamo preso atto della decisione di Malagò ma abbiamo anche scritto al Coni dicendo che resta il nostro interlocutore per i Giochi. Il Coni rientrerà. Deve rientrare assolutamente. A livello statutario non si può fare un evento senza il Coni. Il nostro statuto lo dice chiaro». 
A oggi, però, il comitato presieduto da Malagò non solo non è rientrato ma la situazione dei Giochi, soprattutto per gli impianti a Taranto, pare ingarbugliarsi, anziché semplificarsi.

A quanto pare, a spingere il Governo ad uscire, sarebbero state le iniziative intraprese dall’interno del comitato (si è fatto riferimento al direttore generale Elio Sannicandro), il quale avrebbe bypassato il Coni e si sarebbe rivolto direttamente alle federazioni sportive. Quelle principali sarebbero state contattate dal comitato e invitate ad un confronto in relazione agli impianti. Le federazioni, però, non avrebbero accettato l’invito ma informato il Coni. Di qui la decisione governativa di abbandonare il comitato per ricostruirne un altro su nuove basi e con nuove presenze.
Naturalmente non si potrà prescindere da Regione e Comune, mentre resta in carica il commissario Ferrarese. Già a fine luglio, annunciando l’uscita, Malagò evidenziava come, accanto ai ritardi accumulati, ci fosse anche il problema del comitato che non funzionava. “Riteniamo opportuno fare un passo indietro - scriveva Malagò - per ricostruire con la massima urgenza un modello gestionale che possa concretizzare al meglio ogni attività finalizzata all’ottimale svolgimento dell’evento”. 

Nei giorni scorsi Ferrarese - che a Taranto ha soprattutto i problemi dello stadio, della piscina e del centro degli sport nautici - ha incontrato i sindaci di Lecce, Carlo Salvemini, e di Brindisi, Giuseppe Marchionna, città sedi di eventi. Il primo ha discusso delle ristrutturazioni del palazzetto dello sport PalaVentura, che dovrà ospitare il torneo di tennis tavolo, e dello stadio comunale di via Del Mare, che ospiterà parte degli incontri di calcio. Il secondo, invece, oltre a fare il punto su sistemazione urbanistica e viabilità, illuminazione e parcheggi nell’area della cittadella dello sport, dove si giocheranno le gare di basket e di taekwondo, ha anche presentato una prima bozza con la quale il Comune chiede al commissario sostegno nel rifacimento delle gradinate e delle coperture dello stadio Fanuzzi una volta completato il nuovo manto erboso e il nuovo sistema di illuminazione.

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