«Mennea è un riferimento, perché è facile arrivare quando le condizioni sono migliori. Ma lui ha raggiunto traguardi civili e sportivi per il suo coraggio, per la capacità di sacrificarsi e di impegnarsi. Ai ragazzi delle scuole questo va testimoniato».
Lo ha detto il ministro per lo sport e per i giovani, Andrea Abodi, parlando di Mennea in occasione di «10.01 - Pietro Mennea, l'uomo e il campione», la commemorazione allo Stadio dei Marmi per il campione olimpico azzurro scomparso dieci anni fa. «Questa mattinata è una spinta per andare avanti. Da uomo normale non era abituato a parlare, cercava di dimostrare con i fatti e la sua testimonianza deve essere una spinta per la nazione - ha continuato Abodi - Questo perché gli italiani nelle difficoltà trovano la forza di andare avanti. È stato un alfiere del sud Italia e grazie a lui spero che il Sud trovi le motivazioni e l'orgoglio di rialzarsi».
«La più grande impresa italiana»
«Vedendo quel 19.72 di Mennea nei 200 a Città del Messico penso che sia la più grande impresa sportiva italiana di tutti i tempi. Per universalità e longevità». Così il presidente del Coni, Giovanni Malagò, in occasione della commemorazione allo Stadio dei Marmi per il decennale della scomparsa di Mennea, oro olimpico a Mosca '80.
«Questa mattina è un tuffo nei ricordi bellissimo per ricordare Pietro.
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