Melucci ai ministri Fitto e Abodi: «Risposte sul nuovo Comitato»

Melucci ai ministri Fitto e Abodi: «Risposte sul nuovo Comitato»
di Domenico PALMIOTTI
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Venerdì 6 Ottobre 2023, 05:00

Ora che un’intesa sullo stadio Iacovone è stata trovata (sarà ristrutturato con una spesa di 28 milioni e i lavori finiranno a febbraio 2026, tre mesi prima dei Giochi del Mediterraneo) e mentre il commissario Massimo Ferrarese lavora al nuovo masterplan da inviare al Governo, è tempo di ricostruire il comitato organizzatore dell’evento sportivo.

L'iniziativa

Comitato attualmente privo di due presenze importanti, fondamentali: il Coni, uscito a fine luglio, e il Governo, disimpegnatosi il 25 settembre. Il sindaco Rinaldo Melucci, che del comitato è il presidente, ha scritto ai ministri dello Sport, Andrea Abodi, e degli Affari europei, Sud, Politiche di coesione e Pnrr, Raffaele Fitto, chiedendo “l’indizione di un apposito urgente incontro allo scopo di definire gli aspetti legati ad una nuova configurazione della governance”. Questo perché, scrive il sindaco, vi è “l’esigenza di garantire la funzionalità del comitato”. 
La lettera è stata inviata anche al presidente del Coni, Giovanni Malagò, al presidente della Regione, Michele Emiliano, e al commissario dei Giochi, Ferrarese. Nella parte iniziale della breve lettera, Melucci richiama la comunicazione di Abodi del 25 settembre. In essa il ministro, pur annunciando l’uscita del Governo dal comitato, ha comunque dichiarato che “siamo disponibili, su nuovi presupposti, a consentire la celere ricostituzione del soggetto organizzatore per garantire il rispetto delle scadenze previste per la realizzazione dell’evento sportivo”. E in una successiva dichiarazione, il ministro ha specificato che “nei prossimi giorni, d’intesa con il ministro Fitto, inviterò al tavolo il presidente del Coni Malagò, insieme ai rappresentanti della Regione Puglia e del Comune di Taranto, per ricomporre il comitato su nuovi presupposti”. Ora che è partita la richiesta ufficiale di Melucci è quindi presumibile una convocazione a Roma a breve. 

La composizione

Attualmente il comitato è strutturato in due organi: l’assemblea di indirizzo, formata dai rappresentanti dei componenti fondatori, dei componenti di diritto e di quelli sostenitori, e il consiglio direttivo. Presidente dell’assemblea è il governatore pugliese Emiliano, vice il sindaco Melucci. Quattro componenti sono nominati dalla Regione, altrettanti dal Comune, uno a testa ne hanno invece Coni e Governo (Dipartimento dello sport). Il consiglio direttivo è invece a cinque, tutti di diritto. Lo presiede Melucci, che rappresenta pure la Provincia, mentre altri componenti sono Emiliano, Stefania Pizzolla, delegato Governo, e Michele Signorini, delegato presidente Coni. Pizzolla e Signorini sono anche nell’assemblea di indirizzo. Direttore generale è Elio Sannicandro, direttore generale di Asset, l’Agenzia della Regione per lo sviluppo ecosostenibile del territorio.
Questa struttura del comitato è destinata ad essere modificata. Le ipotesi sono due: cambiare alcuni componenti (ma sindaco e presidente della Regione comunque resterebbero), oppure variare il peso delle rappresentanze. Oggi sia nell’assemblea che nel comitato Governo e Coni sono in minoranza mentre gli enti locali esprimono la maggioranza. Probabile che si decida di rivedere la rappresentanza partendo dal fatto che chi stanzia i soldi (il Governo in questo caso, al momento l’unico ad aver messo le risorse) debba anche avere più voce in capitolo unitamente al Coni, che è il massimo organo sportivo in Italia. In questo contesto è da vedere se cambierà il direttore generale, considerato che il Coni non ha condiviso il fatto che Sannicandro, col Coni già uscito dal comitato, si è comunque attivato in autonomia per stabilire un rapporto con le federazioni. “Loro hanno convocato una riunione con le federazioni bypassando il Coni. Le federazioni hanno detto: noi non possiamo venire. Noi siamo parte del Coni. Ci sono meccanismi strani. Corto circuiti che spero possano risolversi una volta per tutte”, ha dichiarato a Quotidiano il 27 settembre Davide Tizzano, presidente del comitato internazionale dei Giochi. 
E nello stesso giorno il dg Sannicandro ha ribattuto sul punto: “Questa è una prassi normale.

E non da ora ma da anni. È sempre così. Questo è un evento multidisciplinare”. Mentre sulla ricomposizione del comitato, Tizzano ha detto: “il Governo è pronto a rientrare, il Coni pure, ma nel momento in cui si ristabiliscono delle regole diverse”. E Sannicandro ha rilevato: “Emiliano lo ha già dichiarato, siamo ampiamente disponibili a rivedere la governance del comitato, ci mancherebbe altro, ma fateci una proposta. Quale è la proposta? Malagò e Abodi la devono formulare”. 

Il masterplan

Intanto lunedì mattina il commissario incontrerà in CdC il sindaco Melucci, in qualità di presidente del comitato, insieme alla sua struttura per discutere sia degli impianti della città che del nuovo masterplan, che è in fase di chiusura. Per Taranto ci sono ancora progetti e costi da quadrare. Vedi, per esempio, la piscina olimpionica, dove si era andati a oltre 30 milioni a fronte di una disponibilità di 22. Che ora può salire a 24 riducendo però da qualche altra parte. La ridefinizione del masterplan è infatti costruita sempre sui 150 milioni deliberati da Governo e Parlamento e assegnati al commissario. Il fabbisogno aggiuntivo è attualmente in fase di calcolo e sarà indicato in una relazione a parte. In ogni caso, resta confermato che ci vogliono almeno altri 100 milioni in aggiunta ai 150 per coprire sia gli aumentati costi delle opere (tant’è che per stare nei 150 adesso si sta procedendo tra stralci e tagli), che quelli dell’organizzazione e dell’accoglienza per i quali al momento vi sono zero euro.

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