Il Taranto si gioca i playoff con fiducia e convinzione

Il Taranto si gioca i playoff con fiducia e convinzione
di Mimmo CARRIERI
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 19 Aprile 2023, 07:22 - Ultimo aggiornamento: 08:37

C’è una partita diventata fondamentale da giocare ed un futuro che subito dopo aprirà ampie discussioni. Il Taranto è alla vigilia della chance di centrare i play-off, il primo obiettivo dichiarato in estate dal presidente Giove, poche settimane prima di un avvio choc di campionato che ha ripiegato sul cambio di guida tecnica e contestualmente al mutamento delle ambizioni, declassate alla permanenza in C. Un cambio di rotta determinato in parte dai risultati (due sconfitte di file con Di Costanzo in panchina) ma soprattutto dalla crescente consapevolezza che la squadra costruita in estate non sarebbe stata in grado di reggere ad un torneo da primi dieci posti ma che più credibilmente avrebbe dovuto lottare duro per evitare i play-out. La storia recente, e soprattutto la classifica, hanno poi dimostrato che la sottile differenza di punti tra il quintultimo posto ed il decimo ha autorizzato pretese diverse fino, appunto, a giocarsi la poule promozione, o se non altro la sua fase preliminare. Un bel risultato, non c’è dubbio.

Tuttavia questa breve cronistoria porta a ragionare sulla reale forza della squadra e su quanto poco questa sia stata modificata o migliorata dal mercato di gennaio. Lo spunto di riflessione non deriva da un’opinione qualunque, bensì proprio dalla valutazione che lo stesso Capuano ha candidamente fatto a più riprese e fino alla scorsa settimana sulla consistenza proprio della campagna acquisti invernale: «Con l’onestà che mi contraddistingue devo dire che il nostro mercato è stato negativo», ha confessato il mister. Certo circostanziando la sua opinione, dicendo di aver avuto un approccio forse presuntuoso al rafforzamento dell’organico, puntando su elementi di prospettiva ma reduci da un lungo periodo di inattività e quindi difficili da rimettere in sesto in tempi rapidi. Sul campo e nelle scelte il tecnico ha coerentemente confermato questa sua idea. L’unico dei nuovi arrivi a giocare sempre è stato Bifulco, l’altro ‘big’, Crecco, si è infortunato molto presto, altri sono stati proposti quasi a campionato finito, come Boccadamo e Sciacca. Tutto il resto è stato allenato, inserito, ma con scarsi risultati. E così, ragionando sul futuro, la permanenza di molti di loro appare alquanto improbabile. E’ il caso degli attaccanti, per esempio: Rossetti, Nocciolini e Semprini (quest’ultimo spesso infortunato) non hanno apportato nulla di meglio rispetto al girone di andata, difficile pensare ad un prossimo torneo con loro in rosa.

Crecco, al netto della sua ripresa atletica, resta un punto interrogativo. E poi c’è la folta lista dei ‘quasi’ mai visti: Citarella, Finocchi, Fontana, Canalicchio. Una decina, in tutto, di rinforzi invernali di cui solo Bifulco, accesosi peraltro a fine stagione, pare destinato a rimanere anche per onorare il biennale sottoscritto. Meglio sono andati Vannucchi e Formiconi, pescati ad ottobre 2022 nella lista degli svincolati. Invece quella squadra costruita in estate e che tanta ‘paura’ aveva fatto dopo le prime giornate sarà quella che domenica si giocherà i play-off e che ha retto l’urto delle tante difficoltà stagionali. Senza lo squalificato Boccadamo, che lascerà il posto al rientrante Mastromonaco (vecchia guardia) e con nove undicesimi, appunto, ingaggiati tra luglio ed agosto dello scorso anno. Infine il tribunale federale ha multato il Taranto e Capuano per un totale di 3.300 euro circa per le dichiarazioni contro l’arbitro rilasciate dopo la gara interna con il Cerignola.

© RIPRODUZIONE RISERVATA