Si ricompone la coppia di ali Almqvist-Banda e il Lecce torna a vincere

Pontus Almqvist
Pontus Almqvist
di Lino DE LORENZIS
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Mercoledì 7 Febbraio 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 09:18
Non giocavano in coppia dal fischio d’inizio dallo scorso 5 novembre, in occasione del match dell’Olimpico contro la Roma perso dal Lecce nei minuti di recupero dopo aver cullato fino al 90’ il sogno del colpaccio nella Capitale. Nel mezzo - per loro - solo qualche scampolo finale di partita con Bologna e Genoa. Poi contro la Fiorentina, a distanza di quasi tre mesi dalla gara giocata contro Lukaku e compagni, Pontus Almqvist e Lameck Banda sono tornati regolarmente a disposizione del tecnico D’Aversa che non ha esitato ad affidargli nuovamente le corsie laterali dell’attacco giallorosso con l’idea di riuscire a portare pericoli alla porta di Terracciano. La scelta è stata premiata dal campo: lo svedese e lo zambiano sono stati tra i migliori protagonisti del meritato successo del Lecce, concretizzatosi solo nel recupero dopo aver messo alle corde i viola per almeno settanta minuti della contesa.
La buonissima prestazione fornita dai due esterni titolari ha fatto tirare un sospiro di sollievo anche alla proprietà del club e ai responsabili dell’area tecnica, tutti finiti nel mirino di una parte della tifoseria in seguito alla cessione in serie B dell’ormai ex capitano, Gabriel Strefezza. Il quale, manco a dirlo, all’esordio con la maglia del Como ha subito messo la firma sul successo dei lariani in casa della Ternana. Per carità, nessuno ha mai avuto dubbi sulle qualità tecniche dell’italo-brasiliano, tra i principali artefici del ritorno del Lecce in serie A e poi protagonista anche nell’Olimpo del calcio italiano, anche se solo per una porzione di stagione. Per onestà però è giusto sottolineare come, con l’avvento in panchina di Roberto D’Aversa, il Lecce abbia cambiato il suo modo di interpretare la fase offensiva anche perché, nel frattempo, sono cambiate anche le caratteristiche degli interpreti. Nella scorsa stagione, ad esempio, con Baroni alla guida, al centro dell’attacco giocava spesso Ceesay, che dell’attacco alla profondità faceva la sua arma vincente. E dunque un centravanti con caratteristiche tecniche differenti rispetto a quelle di Krstovic e Piccoli, più portati a far girare la squadra. Stesso discorso per gli esterni offensivi. Al giocatore che parte dall’esterno per poi accentrarsi e andare a creare pericoli tra le linee, come nel caso di Strefezza, la scorsa estate Corvino, Trinchera e mister D’Aversa hanno preferito uno scattista come Almqvist il quale, al netto di un lungo stop per problemi muscolari, fin qui è sempre stato protagonista di prestazioni positive.
Ecco perché Banda e Almqvist rappresentano l’oro del Lecce. Parliamo infatti di professionisti in grado di cambiare verso a una partita con il loro modo di interpretare il ruolo dell’attaccante esterno. Elementi capaci di infiammare le folle con attacchi alla profondità che spesso portano punti preziosi alla classifica della formazione giallorossa. Con tutto il rispetto che meritano le alternative Pierotti, Corfitzen e Sansone (senza dimenticare Oudin, spesso impiegato come esterno offensivo), c’è solo da augurarsi che Banda e Almqvist godano di piena salute fino alla fine del campionato. Perché il Lecce ha assoluto bisogno dei suoi elementi migliori per centrare l’ambizioso traguardo della permanenza in serie A.
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