«Settore in crisi, pensate anche a noi». Da Sangiorgi a Emma, da Vasco a Diodato, l'appello dei musicisti viaggia sui social

Emma Marrone
Emma Marrone
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Domenica 14 Giugno 2020, 17:39 - Ultimo aggiornamento: 17:42

Ci sono proprio tutti: non solo i big della canzone - da Vasco a Giuliano Sangiorgi, da Emma a Laura Pausini, da De Gregori ad Alessandra Amoroso - ma anche tecnici, fonici, addetti stampa, addetti alla sicurezza e manager. I loro post sono tutti accompagnati da foto che li ritraggono con un cartello in mano che riporta il loro nome e cognome e l'hashtag #iolavoroconlamusica. E chiedono che la Festa della Musica, tradizionalmente celebrata il 21 giugno, non diventi una festa #senzamusica.

L'intento è quello di sensibilizzare il pubblico e soprattutto il governo sulle difficoltà economiche che il settore sta affrontando, per chiedere che la politica sostenga gli emendamenti al Dl Rilancio a tutela dei lavoratori del settore della musica, duramente colpiti dall'emergenza coronavirus. Sopprattutto perché nessuno di questi emendamenti è stato finora segnalato per la discussione in Parlamento.
 

 


Molti di loro hanno condiviso lo stesso status sui social: «Sono state depositate alla Camera le proposte di emendamento necessarie a far sì che il Dl Rilancio non sia di nuovo una legge discriminatoria per il settore musicale, ma una reale occasione di ripartenza alle giuste condizioni. Chiediamo con forza al governo che queste istanze vengano ritenute prioritarie. No a un DL #senzamusica!».

Una protesta sileziosa, ma che tra le pagine di Facebook fa comunque tanto rumore. «Nella Musica - si legge sul profilo di Giuliano Sangiorgi dei Negramaro e altre decine di colleghi - lavorano in tanti, non solo i musicisti ed i cantanti. La Musica fa cultura, educa, emoziona, intrattiene e, se non bastasse, produce economie importanti (il solo comparto Cultura fa il 16% del PIL), dando lavoro a decine di migliaia di persone che oggi, causa Covid, rischiano di restare a casa. Sappiamo che ci sono delle proposte di emendamento al DL Rilancio che ci riguardano. Chiediamo che la politica non le ignori, adoperandosi al più presto per dare finalmente dignità a tutti coloro i quali lavorano per il bene della Musica.

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