Gli artisti sono tornati per strada. Hanno riconquistato piazza Sant'Oronzo

Gli artisti sono tornati per strada. Hanno riconquistato piazza Sant'Oronzo
di Ilaria MARINACI
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Lunedì 15 Giugno 2020, 09:13 - Ultimo aggiornamento: 09:33

Gli artisti di strada sono tornati per strada a Lecce. Hanno riconquistato piazza Sant'Oronzo dopo tre mesi di stop forzato dovuto all'emergenza sanitaria. E nella serata du ieri hanno restituito la gioia della loro arte ai bambini e, più in generale, ai passanti che si stavano concedendo una passeggiata in centro.

Un collettivo di più di 40 artisti ha dato vita a una manifestazione che, come preannunciato, è stata pacifica e poetica. Per riconsegnarsi al proprio pubblico che va da 0 a 99 anni e comunicare ufficialmente che torneranno ad animare i centri storici, le vie più belle, i vicoli e le corti di paesi e città del Salento. Sono comparsi in piazza con la discrezione che li caratterizza, con i pochi strumenti con cui fanno poi sognare chi li guarda, un naso da pagliaccio o un cappello magico, trampoli o ali da farfalla. Una colorata armata di giocolieri, mangiafuoco, acrobati, burattinai, pittori, freestyler ha regalato quella pura meraviglia che da tanto tempo mancava.
 

 


Ma c'è anche un altro risvolto. In quest'ultimo periodo, più di 130 artisti di strada, mossi dalla comune intenzione di tramutare un ostacolo in opportunità, si sono organizzati in una sorta di task force pugliese dando vita a un Coordinamento delle Arti di Strada in Puglia che vuole rendere il lavoro già svolto a livello nazionale dalla Fnas (Federazione Nazionale Artisti di Strada).

Per la ripresa sarà necessaria la massima cautela nella gestione della platea per non creare assembramenti e gli artisti stessi sono pronti a fare la loro parte, nell'attesa che i comuni decidano se riprendere i festival tanto amati e seguiti nelle estati scorse. «Vogliamo ricominciare a lavorare con le giuste attenzioni e per questo dice Dario Cadei, fra gli organizzatori della manifestazione di ieri ci rivolgiamo alla responsabilità e al buon senso di ogni singolo cittadino che si farà spettatore. Di certo, senza pubblico non riusciamo più a stare».
 

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