Xylella, il piano Arif: «Pronti ad abbattere 500 piante in 20 giorni»

Xylella, il piano Arif: «Pronti ad abbattere 500 piante in 20 giorni»
di Danilo SANTORO
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Domenica 6 Ottobre 2019, 13:00 - Ultimo aggiornamento: 14:04
«Puntiamo ad abbattere 500 alberi infetti nei prossimi 20 giorni. Interverremo presto anche a Fasano, dopo le ultime scoperte». A margine di un convegno che si è tenuto ieri ad Ostuni, sul futuro dei paesaggi agrari colpiti da xylella, Vito Damiani, sub commissario dell'Arif, indica il percorso che di qui a breve i tecnici della Regione porteranno avanti, per cercare di fermare l'avanzata del batterio. I nuovi quattro casi nel nord brindisino, tra Fasano e Torre Canne, hanno nuovamente alzato il livello di guardia, e soprattutto d'allarme in tutta la Piana dei Millenari, la fascia del territorio da Carovigno a Monopoli caratterizzata dalla maggiore presenza di ulivi plurisecolari.

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Ed anche l'incontro che si è svolto nella Città Bianca ha confermato quelli che sono i timori per un comparto, in questa area della Puglia, fonte primaria di sostentamento per migliaia di imprese. Di qui, ieri, il rinnovato appello dei sindaci presenti della Valle d'Itria, Ostuni, Carovigno e San Michele Salentino, a procedere senza interruzione agli abbattimenti delle piante risultate infette, ormai unica misura per tentare di contenere il contagio. All'appello dei primi cittadini ieri, nel convegno organizzato dal libero Comitato Anti-Xyella, si è unito anche quello di Corrado Tarantino, presidente della Riserva Naturale dello Stato di Torre Guaceto, tra Brindisi e Carovigno, nel cui perimetro sono state trovate decine di piante infette. Damiani ha confermato che le opere di abbattimento proseguiranno in tutto il territorio dell'Alto Salento.

«Abbiamo l'obbligo ed il dovere di continuare con insistenza con le eradicazioni, perché questo possa essere un deterrente per il patogeno. Entro 20 giorni vogliamo completare questo programma generale, in attesa di quelli che saranno gli esiti dei monitoraggi e dei campionamenti, che continuano ad essere eseguiti. Ormai è certo che ci saranno ulteriori infezioni. Ad oggi, intanto, siamo al momento al 60% del programma di eradicazione- spiega uno dei due sub commissari- che in questa fase sta riguardando i comuni di Ostuni, Carovigno, San Michele Salentino, ed anche ora Fasano». Proprio sugli ultimi casi, Damiani anticipa quelle che saranno nelle prossime ore le soluzioni ipotizzate.

«Alcune delle piante risultate positive si ritrovano nei pressi di Torre Canne, sul litorale nord di Brindisi, in area di appartenenza dell'Anas. Abbiamo già avuto un primo confronto con i delegati. L'auspicio è quello di procedere in fretta con questi abbattimenti. Ci è stata già data la loro disponibilità. Per noi diventa importante spiega il rappresentante dell'Arif- l'impegno dei proprietari, come nel precedente caso di Fasano. In quella circostanza non appena il comune lo ha contattato lo stesso proprietario ha richiesto il nostro intervento ed in 48 ore abbiamo proceduto all'eradicazione».  Sulle ultime infezioni accertate di venerdì, invece, a richiedere un intervento tempestivo è Enzo Lavarra, presidente del parco regionale Dune Costiere, area naturale a ridosso dei terreni dove sono state trovate le piante colpite da xylella a Torre Canne.

Lavarra ha sollecitato Anas ad «adempiere alle attività preventive previste dalle norme auspicando un immediato intervento come prescritto dalla determina della Regione Puglia del 1° Ottobre che prescrive la estirpazione delle piante entro 10 giorni». Un'esigenza, quella di non accumulare ritardi sugli interventi per gli abbattimenti, manifestata da più parti nell'incontro di ieri, in cui è emersa la necessità di cooperare per condividere un programma d'azione non solo in questa fase di emergenza acuta, ma anche per il futuro dell'Alto Salento e della Piana dei Millenari. A farsi portavoce di questa necessità, per la condivisione unanime delle scelte, Carmela Riccardi, presidente del comitato Anti-Xylella. Così come i sindaci del brindisino hanno sottolineato l'importanza che nei prossimi giorni possa essere preparato un documento unico, da sottoporre a Regione ed al neoministro dell'Agricoltura Teresa Bellanova, nel quale inserire tutte le misure necessarie a tutela della Piana dei Millenari, ma non solo.
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