Ristori xylella, uffici a rilento: fondi bloccati in 3 comuni su 4

Ristori xylella, uffici a rilento: fondi bloccati in 3 comuni su 4
di Maurizio TARANTINO
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Lunedì 27 Settembre 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 4 Ottobre, 22:40

Bloccati gli indennizzi per i danni da xylella in tre comuni salentini su quattro. Lo segnala Arif a pochi giorni dalla scadenza (8 ottobre) del nuovo bando che, invece, riguarda la mancata produzione del 2020. Oltre al danno, la beffa per centinaia di agricoltori del Salento che già hanno dovuto fare i conti con l’effetto-distruzione del batterio killer.

 Arif: "Senza elenchi dei beneficiari non possiamo procedere"


«Colpa degli uffici comunali - dicono da Bari dove ha sede l’agenzia regionale - che non hanno ancora consegnato l’elenco dei beneficiari dei bandi precedenti riguardanti gli anni 2015, 2016 e 2017. E il motivo, a sentire Francesco Ferraro, è presto detto. «La legge è molto chiara - sottolinea il direttore generale Arif - e dice che non si può essere beneficiari dei contributi per ogni bando. D’altronde, è anche evidente: gli ulivi non rinascono l’anno successivo e chi ha ottenuto i primi ristori non può richiederli una seconda volta. Abbiamo bisogno di sapere chi ha già ricevuto i ristori perché non può partecipare a successive erogazioni. Purtroppo siamo alla terza sollecitazione, ma abbiamo avuto risposte solo dal 25% dei Comuni». 

I sindaci sotto accusa e gli agricoltori danneggiati


Un pasticcio, insomma. In realtà, la formulazione dei primi bandi affidava agli uffici pubblici delle amministrazioni l’incarico di ricevere le domande e erogare i contributi. Fatto superato nei bandi successivi, quando, per le annualità 2018, 2019 e ora per i danni relativi al 2020, è scesa in campo direttamente l’Arif. «Non sappiamo quando questa situazione si sbloccherà -aggiunge Ferraro- nonostante sia stato messo a disposizione un portale dedicato. Voglio essere chiaro: se non arrivano i dati dei singoli Comuni, non siamo nelle condizioni di poter pagare. Non riusciamo a valutare se l’azienda ha diritto a percepire un indennizzo. E, inoltre, a calcolare il “monte spesa” previsto per l’anno di riferimento». Con i Comuni dormienti e le imprese agricole che, già in crisi, ne pagano il prezzo.
Qualche dato.

Per le annualità 2016 e 2017 erano stati 108 i Comuni a ricevere i fondi per 67 milioni di euro e trasferiti da Arif pari all’80% del danno accertato sulla base della produzione lorda vendibile aziendale. In particolare, le aziende che avevano usufruito dei benefici sono state 3.069 relativamente all’anno 2016 (totale 31 milioni e 800mila euro), mentre per il 2017 le 3.155 aziende interessate sono state ristorate con oltre 35 milioni di euro. 

Il nuovo bando per i ristori 2020: scadenza l'8 ottobre


Il bando per l’annualità 2020 riguarda i territori regionali per i quali è dichiarata l’esistenza del carattere di eccezionalità degli eventi calamitosi causati dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2020 dall’infezione di xylella fastidiosa come stabilito dal provvedimento a firma del ministro delle Politiche agricole. Entrando nel dettaglio, l’avviso riguarda l’intera provincia di Lecce, l’intera provincia di Brindisi e, per la provincia di Taranto, soltanto i comuni di Avetrana, Fragagnano, Manduria, Maruggio, Lizzano, San Marzano di San Giuseppe, Sava e Torricella.

Le domande per i ristori: chi ne ha diritto e come funziona

Fino all’8 ottobre le aziende che nel 2020 hanno subìto una perdita della produzione superiore al 30% per via della Xylella potranno fare richiesta di accesso, appunto, al Fondo di Solidarietà nazionale. Le domande di aiuto dovranno essere compilate, stampate e rilasciate utilizzando le funzionalità disponibili nel portale regionale Eip all’indirizzo www.pma.regione.puglia.it direttamente dal richiedente o, in alternativa, con l’assistenza di un libero professionista o di un Centro di Assistenza Agricola opportunamente accreditati. 
L’assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia, nel maggio scorso aveva ricordato i criteri utili per poter accedere: «Il provvedimento è stato più volte richiamato nelle occasioni di confronto con i portatori di interesse, in particolare con le associazioni e l’Anci regionale. I contributi saranno assegnati in funzione della superficie territoriale, dell’estensione della rete viaria e dei canali da sottoporre a controllo del vettore. Saranno rimborsate le spese per le lavorazioni dei terreni essenziali per contrastare le forme giovanili della cosiddetta “sputacchina” e quelle sostenute per la lotta agli adulti».

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