Lo strappo di Conca: «Addio cinque stelle, mi candido da indipendente alla Regione»

Lo strappo di Conca: «Addio cinque stelle, mi candido da indipendente alla Regione»
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Venerdì 21 Febbraio 2020, 17:12 - Ultimo aggiornamento: 18:23
«Mario Conca rappresenta migliaia di persone in giro per la Puglia», quindi «la mia esperienza nel M5S si conclude qui» ma «non la mia carriera politica al servizio dei cittadini». L'attuale consigliere regionale pugliese grillino, parla all'Ansa a 24 ore dalla sua esclusione dalle Regionarie decisa dal capo politico, Vito Crimi: ieri, a due ore dalla votazione online sulla piattaforma Rousseau, il nome di Conca è stato depennato dalla lista dei candidati consiglieri regionali in Puglia senza alcuna spiegazione ufficiale. Solo un mese fa a Conca era stata data la possibilità di candidarsi come presidente della Regione Puglia e aveva perso il ballottaggio con la collega Antonella Laricchia per poche centinaia di voti. «È la conseguenza della deriva verticistica del Movimento - commenta Conca - una deriva che denuncio da due anni. Già nel 2018 protestai contro l'epurazione di centinaia di attivisti, stesso destino hanno riservato a me».

In 100, tra parlamentari, consiglieri regionali e comunali del M5S in tutta Italia, hanno scritto a Crimi per chiedere spiegazioni sull'esclusione di Conca, su facebook è stato anche creato un gruppo in suo favore. Il consigliere regionale, però, non ha intenzione di rinunciare alla politica: «Non mi fermo di certo - dice - per ora posso solo dire che alle Regionali ci sarò». Il progetto è quello di presentarsi come candidato presidente indipendente, sostenuto da una lista civica. Sul motivo dell'esclusione dalle Regionarie, Conca dà la sua lettura. «Il motivo - sostiene - è solo uno: il M5S è allo stato attuale la terza coalizione, a Bari con ogni probabilità scatterà solamente un seggio. E a contendercelo saremmo stati io e Antonella Laricchia e tutti sono consapevoli che nelle urne avrei preso molti più voti della Laricchia». Conca esclude di fare ricorso, «a chi lo presento - si chiede - a chi mi ha sbattuto fuori dopo otto anni di militanza senza darmi una spiegazione valida?».
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