Puglia, è quasi lockdown. Lopalco: «Costretti a riaprire le scuole della regione. Natale? No a tavolate con 20 persone»

Puglia, è quasi lockdown. Lopalco: «Costretti a riaprire le scuole della regione. Natale? No a tavolate con 20 persone»
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Mercoledì 4 Novembre 2020, 15:16 - Ultimo aggiornamento: 21:09

«Il nuovo Dpcm? Il testo completo mi è arrivato pochi minuti fa, ma ancora non sappiamo il succo della questione: di che “colore” sarà la Puglia. Credo però saremo nel colore intermedio, un arancione chiaro. Siamo tutti in trepidante attesa»: lo ha detto a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, l'epidemiologo ed assessore alla Sanità per la Regione Puglia Pier Luigi Lopalco.

«Siamo ancora convinti che le scuole siano un fortissimo volano di circolazione del virus - ha detto l'epidemiologo e assessore - ma ora dovremo riaprire.

Il Dpcm toglie alle Regioni il potere di estendere le misure restrittive. C'è anche da dire che se subentra un lockdown generalizzato, allora effettivamente all'interno delle scuole si riducono un po' le possibilità di contagio». Un chiarimento, quello sulle riaperture, atteso da centinaia di migliaia di studenti e docenti e dalle famiglie: in Puglia, infatti, è ancora valida l'ordinanza del presidente Michele Emiliano che impone la didattica a distanza per tutte le scuole di ogni ordine e grado fino al 24 novembre. Con l'entrata in vigore del Dpcm, a partire da domani, qualora la Puglia venisse confermata zona arancione, la Dad sarà obbligatoria alle superiori, ma non nel ciclo di studi inferiore, cioè alle elementari e alle medie. 

«L'Rt pugliese (numero medio delle persone infettate da ogni contagiato dal Covid-19, ndr) è intorno all'1,5, ma si riferisce alla settimana scorsa, di solito lo verifichiamo il giovedì» ha proseguito Lopalco. Secondo l'assessore per comprendere l'efficacia delle misure contenute nel Dpcm che entrerà in vigore domani, «ci vorranno 10/15 giorni. Penso però che questo Dpcm sarà definitivo, credo ce lo porteremo avanti fino alla fine della seconda ondata. Spero che a Natale saremo in fase di discesa».

Ma sulle festività che, come tradizione vorrebbe, si trascorrono in famiglia, l'epidemiologo al timone della Sanità di Puglia chiarisce: «Un Natale con 20 persone a tavola lo vedo difficile, la nostra socialità dovrebbe esser rinchiusa in un ambito di 6/7 persone».

Scettico sul coprifuoco alle 22, Lopalco ha detto anche che «nelle città italiane dopo le 22 c'è ben poco movimento. Si sarebbe dovuto un po' anticipare. Magari alle 21, dando la possibilità di tornare a casa. Insomma, il messaggio è “a nanna dopo Carosello”. Una misura del genere - ha detto ancora - non può basarsi su dati scientifici, bisognerebbe interpellare i sociologi. Io credo che questo sia una misura che abbia soprattutto un potere comunicativo, e voglia dire: dopo che siete stati al lavoro bisogna tornare a casa e non bisogna uscire. E il coprifuoco alle 22 non dà tanto questo messaggio».

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