Covid, contagio stabile nelle scuole. Lopalco: «Ora basta dare voce ai negazionisti»

Covid, contagio stabile nelle scuole. Lopalco: «Ora basta dare voce ai negazionisti»
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Lunedì 21 Febbraio 2022, 11:45

Resta invariata la circolazione del Covid a scuola: sono infatti 857 i casi registrati nella settimana 14-20 febbraio negli istituti di ogni ordine e grado del Barese. Dato sostanzialmente in linea con le 887 positività tracciate nei sette giorni precedenti. Continua ad essere puntuale e giornaliera la attività di sorveglianza sanitaria nelle scuole, coordinata dagli operatori dell’Eic della Asl. 

Più contagi alle "elementari"

Degli 857 casi attuali, 807 riguardano alunni e 50 operatori scolastici.

Nel dettaglio del report scuole, le positività sono così distribuite: 344 nelle scuole primarie (315 alunni e 29 personale scolastico), 179 nelle scuole secondarie di secondo grado (174 alunni e 5 personale scolastico), 177 nelle scuole dell’infanzia (170 alunni e 7 personale scolastico) e 157 nelle scuole secondarie di primo grado (148 alunni e 9 personale scolastico). Le classi che attualmente sono interessate da un provvedimento di quarantena sono 87: 11 nella scuola della infanzia, 10 nella scuola primaria, 35 nella scuola seconda di primo grado e 31 nelle scuole superiori.

Vaccinazioni pediatriche: prima dose al 56% dei piccoli pugliesi

Intanto la campagna vaccinale scolastica prosegue a pieno ritmo. Con oltre 76.194 somministrazioni in favore dei bambini della fascia di età 5-11 anni, finora è stata conquistata una copertura nella fascia di età 5-11 anni pari al 56% con prima dose e al 47% con ciclo completo. Altissima è stata l’adesione alla campagna vaccinale dell’altra fascia di età studentesca 12- 19 anni, tanto che ad oggi il 100 per cento dei ragazzi nella città di Bari risulta coperto con almeno una somministrazione di vaccino e il 96 per cento in tutta la provincia.

Lopalco: «Dopo due anni di dolore e sofferenza basta dare noce ai negazionisti»

«Quello che davvero non si può più sopportare, dopo due anni di dolore, sofferenza, fatica, è che ci sia ancora qualcuno che neghi la gravità di quanto sia accaduto e l'importanza della vaccinazione per proteggere se stessi e gli altri. A queste persone non bisogna dare voce perché - e questa è una previsione che faccio con certezza - più ci allontaneremo dai drammatici eventi di questi anni, più l'oblio collettivo permetterà a questi individui di alzare ancora di più la testa e di dar voce alle loro scempiaggini». Lo scrive su facebook l'epidemiologo Pierluigi Lopalco, professore dell'Università di Lecce. «Usciamo dall'emergenza, ma con un bagaglio di insegnamenti ed esperienze di cui sarebbe criminale non fare tesoro. E, forti di questo bagaglio, mettiamoci subito al lavoro per costruire una sanità pandemic-proof». Secondo Lopalco oggi è «impossibile dire quello che accadrà» in futuro «basandoci su modelli predittivi o anche, più semplicemente, sull'esperienza del passato». «Quella da Covid-19 - sostiene - è una pandemia prima nel suo genere ed è la prima volta che per un agente pandemico sono stati messi a punto, a tempo di record, vaccini e farmaci antivirali».

 

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