Countdown per le palestre: «In tuta già dal 25 maggio»

Countdown per le palestre: «In tuta già dal 25 maggio»
di Vincenzo MAGGIORE
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Giovedì 14 Maggio 2020, 11:59
Il mondo dello sport e dei centri sportivi attende le nuove disposizioni governative che potrebbero dare una scossa inaspettata fino a qualche giorno fa: il ministro per le Politiche giovanili e lo Sport, Vincenzo Spadafora, in una informativa urgente al Senato sulle misure per contrastare l'emergenza coronavirus, ha annunciato la riapertura delle palestre per il prossimo 25 maggio. Non si fanno attendere i commenti nel brindisino da parte degli esperti del settore. In generale, la cautela è il principio che ispira gli interventi di tutti.
«Siamo sull'attenti - commenta Iole Mastrantonio -, responsabile del Club Olympia attendiamo indicazioni ufficiali per capire come riprendere. E' una situazione inedita e molto delicata. Da un momento all'altro, lo staff si è ritrovato a casa, ma l'intenzione di non abbandonare i nostri utenti non è mai mancata. Ci siamo organizzati con una serie di tutorial e dirette su facebook rivolte alla nostra fetta di pubblico. Dal 6 maggio abbiamo strutturato un vero e proprio servizio online i cui introiti serviranno a coprire le spese della struttura in cui solitamente svolgiamo le attività. Nella gestione economica dobbiamo anche tener conto che tutti gli abbonamenti sono stati temporaneamente congelati. Non potrebbe essere altrimenti, vogliamo tutelare gli interessi dei nostri clienti. L'affiliazione all'Endas dovrebbe consentirci, previa disponibilità da parte del Comune, di poter sfruttare un paio di ore settimanali di allenamento presso il parco Cillarese. Per ora, si tratta di rimanere a galla, per riprendere a correre ci vorrà del tempo. Una riapertura effettiva della palestra? Da valutare in base alle disposizioni governative. Il Club Olympia ospita numerosi sportivi. Restringere tutto in termini di orari, di presenze e di norme di sicurezza non è un passaggio immediato. Affidarsi al buon senso non è sufficiente, il rischio di avere problemi è dietro l'angolo».

Il brindisino Giulio Barca è uno degli istruttori di fitness tra i più attivi sul web. Il suo impegno è stato apprezzato anche da follower dall'estero. «Ho iniziato il 10 marzo con le dirette spiega lo stesso Barca che gestisce l'associazione sportiva Area 86 credo che la disponibilità gratuita dei professionisti con iniziative e corsi online sia un bellissimo segnale. Paradossalmente, in molti hanno rivalutato l'importanza dello sport in questo periodo. Mi auguro che questo atteggiamento possa resistere anche quando si tornerà alla normalità. La nostra categoria è sicuramente tra le più colpite, so per certo che alcune palestre di Brindisi stanno già vendendo le attrezzature. Non tutti dispongono di spazi e mezzi idonei per adeguarsi a un quadro normativo restrittivo. Inoltre, c'è da considerare la paura degli utenti. La soluzione all'aperto? Da anni lavoro in questa direzione raccogliendo gruppi sportivi numerosissimi, nei parchi come in spiaggia. E' una pista da battere, a prescindere dall'emergenza, anche grazie alle caratteristiche metereologiche del nostro territorio».

Francesco Spagnolo, responsabile dell'Oriental Boxing Academy di Brindisi, predica prudenza: «Il 18 maggio riprenderanno i professionisti in vista degli impegni agonistici spiega a tutti i preparatori e ai tecnici, le varie federazioni sportive hanno affidato un protocollo per capire come cambieranno le discipline d'ora in avanti. Non ci si deve fermare, ma non si può non considerare che senza un vaccino il problema può essere solo arginato, non risolto. Va bene lo sport all'aperto, ma tutto deve essere finalizzato a ridurre al minimo il rischio di un contagio che è ancora vivo. Personalmente, preferisco attendere. In generale, non siamo pronti in termini di sicurezza. Chi lavora in questo settore ha una responsabilità importante nei confronti degli atleti. Siamo trasmettitori di informazioni non solo per il benessere del proprio corpo, ma per la salvaguardia della vita. I risvolti economici sono da mettere da parte; la salute è il valore basilare su cui costruire tutto il resto».

«La situazione del pugilato è molto particolare - conclude Carmine Iaia del centro Boxe Iaia - se ci daranno il consenso per farlo, da lunedì cercheremo di allenarci all'aperto nel pieno rispetto delle regole. Ovviamente, le lezioni non coinvolgeranno i più piccoli. Nel loro caso, la gestione è sicuramente più impegnativa. Non si possono correre rischi. Il virus c'è e bisogna muoversi di conseguenza. Ci auguriamo che per dicembre, quando dovrebbe tenersi l'ultimo torneo della federazione pugilistica italiana, il quadro sarà più roseo. Mantenere il contatto con i colleghi e con altri esperti tramite le dirette su Instagram è un'occasione di scambio utile in un momento come questo».
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