Scuola: Emiliano raddoppia, nuova ordinanza "rompicapo". Fino al 14 marzo in presenza solo per motivi giustificati (max 50% per le superiori)/ IL TESTO

Scuola: Emiliano raddoppia, nuova ordinanza "rompicapo". Fino al 14 marzo in presenza solo per motivi giustificati (max 50% per le superiori)/ IL TESTO
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Martedì 23 Febbraio 2021, 19:47 - Ultimo aggiornamento: 26 Febbraio, 12:55

Emiliano non lascia e raddoppia. La nuova ordinanza sulle scuole, emanata dopo la mezzanotte in sostituzione di quella sospesa dal Tar e in origine in vigore dal 22 febbraio al 5 febbraio, avrà vigore dal 24 febbraio (cioè oggi, e bisognerà vedere come le scuole potranno organizzarsi all'alba) fino al 14 marzo, di fatto dieci giorni in più rispetto alla precedente (quella scadeva di venerdì, questa di domenica). «In seguito all’odierno provvedimento del Tar di Bari, sto per emettere una nuova ordinanza per la prevenzione della variante inglese e per la esecuzione del piano vaccinale nelle scuole». Ad annunciarlo era stato su Facebook il governatore di Puglia Michele Emiliano. Poco dopo mezzanotte, l'ordinanza firmata dal governatore (qui il testo completo). A leggerlo, un vero rompicapo.

 

Il provvedimento dispone che “con decorrenza dal 24 febbraio e sino al 14 marzo 2021, le Istituzioni Scolastiche di ogni ordine e grado e i CPIA adottano forme flessibili dell’attività didattica in modo che il 100% delle attività scolastiche sia svolto in modalità digitale integrata (DDI), secondo quanto previsto dal DM 89/2020 recante l’adozione delle Linee guida sulla Didattica Digitale Integrata di cui al Decreto del Ministro dell’Istruzione 26 giugno 2020 n.39, riservando l’attività didattica in presenza agli alunni per l’uso di laboratori qualora sia previsto dall’ordinamento, o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, garantendo comunque il collegamento on line con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata".

Nei successivi punti, l'ordinanza dispone che "le scuole dell’Infanzia, le Istituzioni scolastiche del ciclo primario e i CPIA ammettono in presenza tutti gli alunni che, per ragioni non diversamente affrontabili, non abbiano la possibilità di partecipare alla didattica digitale integrata; le Istituzioni Scolastiche secondarie di secondo grado ammettono in presenza tutti gli studenti che, per ragioni non diversamente affrontabili, non abbiano la possibilità di partecipare alla didattica digitale integrata, nel limite del 50% della popolazione scolastica, possibilmente per ogni singola classe".

La differenza con il provvedimento demolito dal Tar è quasi "sottile": nella precedente ordinanza, tutti a casa con didattica digitale integrata tranne per i laboratori e gli alunni con bisogni educativi speciali. Era ammessa la partecipazione nella misura massima del 50%, per ogni ordine e grado, solo per giustificati e comprovati motivi. La differenza con la nuova ordinanza è che quel limite è rimasto solo per le scuole superiori, mentre viene meno per gli altri istituti di ogni ordine e grado (dove le richiese di didattica in presenza negli ultimi giorni erano andate ben oltre il 50%). Un escamotage per cercare di aggirare i rilievi con cui il Tar aveva sospeso la precedente ordinanza. Nel nuovo provvedimento, il governatore si dilunga a spiegare la pericolosità della nuova variante inglese e rimette ancora una volta alle famiglie la decisione su come i figli debbano seguire le lezioni.

Queste le ragioni di natura epidemiologia poste alla base della nuova ordinanza: "In Puglia la curva epidemica è caratterizzata da una generale riduzione dell’andamento dei contagi nelle ultime settimane, dopo una ripresa dell’incidenza successiva alle festività natalizie; dalla metà del mese di gennaio si osserva un incremento dei nuovi casi nelle fasce di età 3-5 anni, 6-10 e 11-13 anni, ma non 14-18 anni, che comunque appare essersi stabilizzato nell’ultima settimana; i dati della sorveglianza scolastica consentono di osservare che, all’aumento della didattica in presenza, registrato nelle scuole di tutti i gradi (anche se in misura sostanzialmente minore nelle secondarie di secondo grado), è corrisposto fino alla settimana precedente un aumento in valori assoluti dei contagi tra gli studenti; nonostante il rallentamento dei contagi in ambito scolastico, il tasso di nuovi positivi settimanali tra gli studenti rimane superiore al tasso riscontrato nella popolazione generale; risulta in costante e importante aumento il numero dei soggetti (sia tra gli studenti che nel personale) per cui è stato disposto un provvedimento di isolamento/quarantena".

Non un numero, valutazioni di carattere generale. Con una particolarità, alla luce dell'ordinanza: che l'aumento indicato riguarda le fasce di età 3-13 anni, esattamente quella per cui in ordinanza non è previsto alcun limite alle presenze in classe per comprovati motivi; stabile invece l'andamento nella fascia di età 14-18, corrispondente alla scuola superiore, per la quale invece è previsto il limite del 50% di presenza in classe. 

In serata, annunciando il nuovo provvedimento, Emiliano aveva spiegato che «saranno apportate solo piccole modifiche che spero non incideranno troppo sull’assetto organizzativo che le scuole si erano già date per affrontare le prossime due settimane - si legge nel post - Il provvedimento che ha accolto in via di urgenza la richiesta di sospensiva della mia ultima ordinanza sulla scuola, ipotizza:
1. che la esecuzione della campagna vaccinale della scuola sarà più lunga del periodo di vigenza della ordinanza stessa;
2. che per tale motivo si deve ritenere che la ordinanza stessa sarà inevitabilmente prorogata;
3. che tale eventuale proroga sacrificherebbe troppo a lungo il diritto alla didattica in presenza degli studenti introducendo - per la ammissione alla didattica in presenza per ragioni familiari non diversamente affrontabili - un limite di presenza massima del 50% in ogni classe, giudicato troppo restrittivo;
I provvedimenti dei giudici non si discutono, se non impugnandoli e quindi mi atterrò a questa regola.
Cerco comunque di spiegare cosa sta succedendo. È stata sospesa una mia ordinanza finalizzata a salvaguardare la vita del personale della scuola in vista dell’esplosione della pericolosa variante inglese».

E ancora: «La sospensione è stata concessa per evitare un danno al diritto alla frequenza in presenza, non essendoci dubbio che la scuola pugliese ha anche un mezzo alternativo di didattica che è quella digitale integrata a distanza. In ogni caso, per evitare contrasti col provvedimento del giudice, sto per emettere un’ordinanza che lega la temporanea sospensione della didattica in presenza ad un termine per la esecuzione della campagna vaccinale nelle scuole. Con questo si soddisfa un’esplicita richiesta di motivazione. Sono costretto ad intervenire per evitare che domani le scuole siano improvvisamente invase, in mancanza di provvedimenti di regolazione sanitaria, da tutti gli studenti in presenza con danno gravissimo per la salute del personale scolastico in piena pandemia da “variante inglese” che ormai sta sostituendo le altre meno pericolose e meno contagiose - prosgue il governatore - Tale sospensione della didattica in presenza era stata richiesta unanimemente da tutti i sindacati dalla stragrande maggioranza delle famiglie, sul presupposto del pericolo che un’insufficienza della prevenzione di infortuni sul lavoro da parte delle scuole, potesse pregiudicare la vita e la salute del personale scolastico non ancora vaccinato. Proprio mentre i vaccini si sono resi finalmente disponibili. Ritenendo fondata questa posizione del sindacato, adotterò immediatamente un’altra ordinanza che, tenendo conto dei rilievi del giudice, tuteli comunque la vita del personale scolastico agganciando la durata della campagna vaccinale per le scuole al periodo di vigenza della ordinanza, rimuovendo il limite del 50% alla presenza contemporanea nelle classi».

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