In Dad 75mila alunni, stop al certificato per il rientro

In Dad 75mila alunni, stop al certificato per il rientro
di Paola COLACI
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Lunedì 31 Gennaio 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 14:20

In sette giorni – dal 17 al 22 gennaio - nelle scuole pugliesi il numero delle classi in Dad (Didattica a distanza) è più che raddoppiato rispetto alla settimana precedente: negli istituti di ogni ordine e grado a fronte di 27.978 “sezioni” a causa di contagi, quarantene e isolamenti fiduciari per più di 3.300 gruppi classi si è reso necessario il ricorso alle lezioni in remoto. Non basta. A fronte di una platea complessiva di 551.263 studenti pugliesi (480.051 quelli che hanno partecipato attivamente al monitoraggio) sono 74.637 gli alunni per i quali si è reso necessario il ricorso alla Dad. Il dato emerge dal report settimanale sull’andamento della pandemia nelle scuole pubblicato nelle scorse ore sul sito del Ministero dell’Istruzione. 

I DATI
I numeri raccolti nelle scuole italiane non lasciano spazi a dubbi: in una sola settimana su tutto il territorio nazionale si è passati da oltre 20mila classi in Dad a quasi 50mila (dal 6,6% al 15,5%) con un aumento addirittura del 142% in soli 7 giorni. In relazione alla Puglia, invece, se la media nazionale di incremento delle classi “in remoto” si attesta al 15%, negli istituti della regione durante l’ultima settimana le lezioni in presenza sono state garantite per 86,4 classi su 100. Nel 18,9% dei casi, tuttavia, è stato necessario applicare la Ddi (didattica digitale integrata) per gli alunni in quarantena.
Numeri che per un verso confermano le previsioni degli esperti: la velocità di diffusione del virus sulla spinta di Omicron starebbe determinando un escalation di contagi sopratutto tra giovani e giovanissimi. Per altro verso in Puglia l’incremento più contenuto di alunni e docenti positivi o in quarantena sarebbe legato a doppio filo alla campagna vaccinale. Anche e soprattutto in relazione all’età pediatrica. La regione, infatti, resta sempre in testa alla classifica nazionale per la vaccinazione della fascia 5-11 anni, con il 48,3% di bimbi immunizzati (17,1 punti sopra la media nazionale.

A più di 21 bimbi su 100, inoltre, è già stata somministrata anche la seconda dose. A conti fatti, dunque, sono quasi 52mila quelli ai quali è stato rilasciato il Super Green pass a fronte di una platea complessiva di 240.400 studenti in fascia 5-11.

LE NUOVE REGOLE
Gli stessi per i quali il governo attraverso il Decreto Sostegni Ter nelle scorse ore ha stabilito il rientro in classe senza necessità di certificato medico e risultato negativo del test. Ciò vale per gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado: al termine dell’autosorveglianza sanitaria chi è in possesso del Super Green pass potrà rientrare in classe con la verifica della sola certificazione verde mediante l’applicazione mobile aggiornata.
Entro metà settimana, tuttavia, si attendono una serie di provvedimenti di semplificazione e “alleggerimento” di alcune misure di gestione dei contagi a scuola. Conclusa la partita del Quirinale, infatti, il governo è già al lavoro per portare sul tavolo del Consiglio dei ministri in programma nel primo pomeriggio di oggi un pacchetto di misure che accoglie - seppure in parte - le richieste delle Regioni per superare il “caos scuola”. A partire dai tempi della quarantena che, stando alle anticipazioni, si dovrebbe ridurre da 10 a 5 giorni per tutte le scuole di ogni ordine e grado. Per le “primarie”, invece, la didattica a distanza dovrebbe scattare con tre positivi anziché due come previsto attualmente. La sottosegretaria all’Istruzione Barbara Floridia ha poi aggiunto che si sta pensando di, «ridimensionare la quarantena, soprattutto per i più piccoli: dieci giorni sono troppi». Altra modifica potrebbe essere la revisione della Dad per gli alunni delle elementari vaccinati e per gli studenti delle superiori. Tra le richieste delle Regione che quasi certamente saranno respinte al mittente dal governo c’è, infine, l’istanza di consentire agli studenti positivi ma asintomatici la didattica in presenza. 

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