Consiglio, Azione in maggioranza: l’accordo è quasi fatto. E il centrodestra attacca

Consiglio, Azione in maggioranza: l’accordo è quasi fatto. E il centrodestra attacca
Consiglio, Azione in maggioranza: l’accordo è quasi fatto. E il centrodestra attacca
di Alessandra LUPO
4 Minuti di Lettura
Martedì 21 Novembre 2023, 06:47 - Ultimo aggiornamento: 06:48

L’unica novità è che nel prossimo vertice di maggioranza sarà invitata anche Azione. Si tratta di un inedito ma anche di un primo passo ufficiale verso l’allargamento ai calendiani, di cui la coalizione che governa la Puglia sembra avere disperatamente bisogno non solo per essere più forte in Consiglio, ma anche per tenere serrati i ranghi alle prossime Amministrative. È quanto emerso dal vertice di ieri in regione, cui erano presenti il presidente Michele Emiliano e tutti i gruppi di maggioranza.

Piatto forte dell’incontro dovevano essere le Commissioni, trovando una quadratura per le presidenze che possa tenere dentro Azione (oggi a capo della Bilancio con Fabiano Amati) senza scontentare il Pd, i Civici e lo stesso M5s. 
Ma nonostante il susseguirsi di riunioni e incontri dell’ultima settimana, anche tra i partiti, l’accordo ancora non c’è e si è quindi deciso di rimandare nuovamente: la presidente del Consiglio regionale, Loredana Capone, porterà oggi l’argomento in conferenza dei capigruppo per discuterne.

Poi le commissioni si insedieranno il 29 novembre e in quella data dovranno eleggere i presidenti. 

I dettagli

Emiliano guarda oltre e rammenta che il dialogo politico esula dalle commissioni (quindi dalle postazioni) ma di fatto con Azione si tratta di un primo passo per evitare l’atto di “ostilità politica” cui il capogruppo Mennea aveva fatto riferimento tempo fa. Ecco perché la maggioranza temporeggia ancora, fattore che innervosisce anche il centrodestra sempre più costretto ad assistere alle beghe interne della coalizione. «La maggioranza di Emiliano blocca il rinnovo solo per regolare conti interni anche in vista delle prossime Amministrative ed Europee» attacca il gruppo regionale di Fratelli d’Italia. «Bloccare il rinnovo delle Commissioni consiliari, significa bloccare l’attività del Consiglio – proseguono -. Farlo poi per regolare vecchi e nuovi conti interni al centrosinistra, utilizzandole per fare pressioni sulle prossime elezioni è da irresponsabili. Le sette Commissioni scadevano il 10 giugno scorso, vale a dire dopo due anni e mezzo di legislatura, e andavano rinnovate così come prevede il Regolamento. Ormai la “corte di Emiliano” ha porte girevoli più veloci di quelle degli alberghi, ma a pagare il conto sono i pugliesi. Mai ci saremmo aspettati che in questo tritacarne del potere finissero anche le Commissioni consiliari».

Poi l’attacco anche a Capone, «che, invece di tutelare le prerogative di tutti i consiglieri e garantire il funzionamento del Consiglio regionale in senso lato, presta il fianco ai compagni di partito permettendo loro di continuare a fare giochetti politici». «Il rinvio del rinnovo delle Commissioni è solo l’ennesima dimostrazione di quanta poca unità ci sia nel centrosinistra. Il risultato - attacca il gruppo di Forza Italia - è il blocco delle attività, con Commissioni al palo e sedute del Consiglio regionale sempre più povere di provvedimenti in grado di incidere sul futuro della Puglia. Non si trova l’accordo per i nuovi presidenti delle Commissioni, si moltiplicano i mal di pancia per bisbigliati nuovi ingressi in Giunta: non c’è pace per la maggioranza. Sullo sfondo, restano irrisolti i problemi dei cittadini di cui sembra che ci si occupi sempre meno: sanità, lavoro, ambiente e tanto altro. Ma il centrosinistra ha altro a cui pensare, come sempre, solo alle poltrone». 

Intanto oggi tornerà a riunirsi il Consiglio regionale. Il Pd vorrebbe tirare fuori dal cilindro la sua legge sulla parità di genere, di strettissima attualità. Ma non è detto che ce la faccia. Di certo oggi in Consiglio sbarcheranno i debiti fuori bilancio e l’elezione del garante per i portatori di handicap. Su quest’ultimo punto, dopo varie fumate nere, si sarebbe giunti a un accordo anche con la minoranza. Ma resta tutto da vedere e il test sarà particolarmente monitorato da Emiliano, preoccupato dalla maggioranza ballerina con cui ha avuto a che fare negli ultimi mesi e che in vista dell’approvazione del Bilancio potrebbe creare qualche problema. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA