Pronte le commissioni, Azione ancora in bilico: «Cerchiamo la sintesi»

Ultimata ieri la composizione degli otto organismi consiliari convocati per il 16 novembre

Pronte le commissioni, Azione ancora in bilico: «Cerchiamo la sintesi»
​Pronte le commissioni, Azione ancora in bilico: «Cerchiamo la sintesi»
di Alessandra LUPO
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Mercoledì 8 Novembre 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 06:39

La politica per ora resta ben nascosta dietro i numeri. Ossia dietro l’equazione che permetterà ai gruppi consiliari della Regione Puglia di comporre le commissioni rispettando i criteri di rappresentanza imposti dallo statuto. Ieri i capigruppo si sono infatti incontrati per calcolare i componenti delle 8 commissioni consiliari, secondo i criteri della proporzionalità. Ovviamente la parte del leone spetta al Pd, che con i suoi 14 consiglieri (più il presidente Michele Emiliano) può contare su ben 28 postazioni. 

A seguire ci sono Fratelli d’Italia (con 6 consiglieri e 12 posti in commissione), Con e M5s con 5 consiglieri, Forza, Italia, Lega e Misto con 4, Per la Puglia e Azione con 3 e infine La Puglia Domani con 2.

Ognuno dei gruppi, soprattutto i più numerosi, spalmerà la presenza su tutte e otto le commissioni, che possono contare da 12 a 13 membri, evitando di occuparne numericamente solo alcune. Il 16 novembre la prima convocazione e il voto dei presidenti. Gli occhi sono puntati anzitutto sulla commissione Bilancio, sulla cui presidenza si gioca il rapporto tra la maggioranza e Azione. 

Gli scenari

Se infatti il centrosinistra darà seguito al proposito di rimuovere l’attuale presidente Fabiano Amati (che del partito è anche commissario regionale), allora i tentativi di ricomporre la frattura avvenuta lo scorso anno saranno stati vani. Rischiando di compromettere anche i tavoli per le Comunali che dopo la fortunata esperienza alle elezioni di Foggia vedono di nuovo i calendiani al fianco del centrosinistra. In Regione a sbarrare la strada ai calendiani è soprattutto che ad Amati e compagni chiede un segnale chiaro: l’abbandono della maggioranza di centrodestra a Brindisi. Per superare l’empasse, Emiliano - che all’accordo con Azione lavora da mesi - potrebbe riaccogliere Azione direttamente nell’esecutivo, ma con il rischio di scavalcare la maggioranza (e il suo stesso partito). Per questo per ora al di là dei messaggi cifrati e del telefono senza fili non c’è stato nulla di concreto se non un’apertura di massima anche da Azione: «Si sta cercando di trovare un punto di sintesi per ricucire uno strappo politico avvenuto tempo fa - spiega il capogruppo, Ruggiero Mennea -. Nei fatti lo abbiamo già trovato ma aspettiamo un passaggio con il presidente per capire su che strada proseguire». 

Al momento, però, Emiliano ha accuratamente evitato i confronti ufficiali con le varie forze politiche, lasciando che intorno fossero gli altri ad appassionarsi ai possibili scenari di rimpasto dell’esecutivo.: un allenamento speculativo a costo zero, buono per tenere a freno i mal di pancia interni sulla sovrarappresentanza di alcuni (come Gianni Stea che in Giunta è espressione di se stesso non avendo più un gruppo), ma anche per tenere saldo il rapporto con gli alleati di Sinistra Italiana, in fase esuberante. Il tutto mentre i macrotemi come il terzo mandato, le Europee e le imminenti amministrative anche a Bari e Lecce si intrecciano in maniera sempre più fitta. Fatto sta che almeno fino al 16 Azione è considerata fuori dal perimetro del centrosinistra, che ha già individuato nella consigliera Lucia Parchitelli (vicesegretaria del Pd pugliese) la sostituta ideale di Amati. E l’incertezza riguarda anche la seconda commissione, Affari Generali. 

Destinata fin da principio al gruppo Con, che ne aveva perso la guida quando il presidente Antonio Tutolo aveva abbandonato la civica per approdare al Misto, la presidenza della seconda commissione era data in pectore al consigliere Alessandro Leoci. Ma ieri, al momento di nominarne i membri, Con ha indicato anche Stefano Lacatena, che in Regione ha anche la delega consiliare all’Urbanistica. Il motivo sarebbe da ricercare nello scontento all’interno del gruppo civico per il modo in cui Leoci ne sta gestendo l’espansione nella sua zona, Carovigno, dove non avrebbe ancora fondato la costola brindisina del movimento.
Al netto dei numeri, dunque, il confronto politico a viso aperto continua a latitare. Tanto che nelle scorse ore è saltato anche il vertice di maggioranza ancorato al Consiglio (slittato intanto al 15). La sensazione generale è che si stia prendendo tempo. Entro il 28 andrà infatti approvato il rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2022, cui manca ancora l’ok della commissione per la mancata audizione del Collegio dei revisori. Per questo Emiliano punta ad avere una maggioranza compatta, senza gli sgambetti che nelle ultime sedute ha mandato all’aria anche la semplice elezione del garante per le persone con disabilità. 

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