Giunta regionale, idea rimpasto con Azione: assessorato per Amati o Mennea

Giunta regionale, idea rimpasto con Azione: assessorato per Amati o Mennea
di Alessandra LUPO
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Sabato 28 Ottobre 2023, 05:00

Mentre lunedì i gruppi di maggioranza si incontreranno per definire i nuovi componenti delle commissioni consiliari senza Azione nella coalizione, il governatore Michele Emiliano sempre in settimana incontrerà i calendiani per trovare invece il modo di tenerli dentro. Al netto delle rivendicazioni dei partiti, infatti, il presidente sa bene che con i 28 consiglieri attuali, conteggiati nel vertice di mercoledì scorso, la sua maggioranza potrebbe facilmente trovarsi sotto su argomenti delicati. Tra due settimane l’assemblea dovrà approvare l’assestamento di bilancio (che ha bisogno di 26 voti per passare) e un mese dopo si voterà per l’intera legge.
Se escludere Fabiano Amati dalla commissione (sperando di trovare alla svelta chi sia disposto a impelagarsi in un argomento così complesso) è un atto politico chiaro, ora bisognerebbe capire cosa metterà sul piatto Emiliano, e le ipotesi non mancano. La prima - e ormai da giorni più battuta - riguarda l’assessorato. Sergio Clemente, consigliere regionale foggiano tra i registi dell’intesa che ha portato all’elezione di Maria Aida Episcopo, la settimana scorsa chiedeva apertamente un assessorato per i suoi. Soluzione che portava a ipotizzare un posto in giunta per Amati. Nelle ultime ore però ha preso quota anche l’opzione Ruggiero Mennea. Qualora Emiliano fosse davvero disposto a contraddire la sua linea mettendo mano alla giunta, infatti, la rimodulazione potrebbe essere più ampia. Il capogruppo di Azione in Regione sarebbe infatti candidato all’ingresso in esecutivo, ma con delega all’Agricoltura. Per l’attuale assessore Donato Pentassuglia invece c’è chi parla di una possibile successione a Rocco Palese in Sanità. Ruolo che Pentassuglia ha peraltro già ricoperto. In questo modo Emiliano potrebbe risolvere la difficile convivenza tra il suo assessore tecnico e il dirigente del dipartimento Vito Montanaro, scaricando i tanti problemi del settore, funestato da sforamenti della spesa e liste d’attesa impossibili sulle spalle assai più larghe del Pd. 

La posizione di Pentassuglia

Interpellato sui rumors, Pentassuglia non si appassiona: «Tutti i nostri ruoli sono sub iudice, il tema era già stato lanciato prima dell’estate». Su Azione, l’assessore ribadisce quanto già detto nel vertice di maggioranza: «Togliere la presidenza ad Amati relegherebbe il gruppo all’opposizione. La loro posizione va chiarita in vista del voto a Bari e Lecce ma anche rispetto alla maggioranza in aula che con 28 persone è difficile da garantire. Poi, che il chiarimento porti anche alla rimodulazione dei ruoli è nelle cose perché le sfide che affronteremo impongono responsabilità e compattezza». Ma ovviamente, le ipotesi di avvicendamento potrebbero riguardare anche Gianni Stea, rimasto senza gruppo politico di riferimento, nonché Anna Grazia Maraschio. Quella dell’assessora all’Ambiente di Sinistra Italiana è infatti una posizione da sempre scomoda. Sigillo del patto politico con Nichi Vendola, Maraschio è spesso finita sotto il fuoco amico della coalizione. In particolare dei civici di “Con”. Emiliano infatti le ha prima dimezzato il pacchetto deleghe, affidando l’Urbanistica al civico monopolitano Stefano Lacatena. Poi le ha concesso una difesa d’ufficio dopo che lo stesso gruppo l’aveva accusata sulla stampa di tardare nella stesura del Pear (Piano Energetico Ambientale Regionale) e infine nella riunione di mercoledì l’ha bacchettata pubblicamente per essersi fatta “scippare” la proposta di legge sull’urbanistica residenziale pubblica. 
Un passaggio che non è sfuggito ai presenti. E che racconta con chiarezza delle tensioni nel capoluogo barese, dove Sinistra Italiana potrebbe decidere di lasciare il tavolo della coalizione e appoggiare Michele Laforgia. Mentre a Lecce il consigliere del partito Pierpaolo Patti sfida alle primarie il sindaco uscente Carlo Salvemini, sostenuto dai big del Pd.
Ma intanto, mentre si chiede ad Azione di lasciare la maggioranza di centrodestra brindisina di Giuseppe Marchionna per riabbracciare il centrosinistra, scoppia il caso Taranto, con il sindaco Rinaldo Melucci che ieri ha comunicato l’addio al Pd e in tanti sono convinti che la tempistica abbia a che fare con l’arrivo di Matteo Renzi, oggi a Bari per presentare la squadra pugliese, a partire dal nuovo coordinatore e consigliere regionale Massimiliano Stellato. 
 

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