Patto tra calendiani e civici di Per con un occhio alle Europee

Lunedì in Regione la prima riunione per l’Intergruppo

Patto tra calendiani e civici di Per con un occhio alle Europee
di Alessandra LUPO
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Sabato 6 Gennaio 2024, 11:43 - Ultimo aggiornamento: 12:35

Sono le ultime ore di riposo per il Consiglio regionale della Puglia che dopo la maratona per l'approvazione del Bilancio tornerà a lavorare a pieno ritmo a partire da lunedì con non poche novità che riguardano la sfera politica e quella amministrativa. L'8 gennaio sarà infatti la giornata dedicata al disegno di legge Omnibus che ha assorbito ogni singola voce stralciata dalla legge di bilancio approvata dall'ente pugliese a fine anno e che adesso dovrà sciogliere vari nodi lasciati in sospeso.

Il lavoro per l'intergruppo tra Azione e Per


Ma sempre lunedì sarà anche la prima riunione per la formalizzazione dell'intergruppo, il primo nell'attuale consiliatura, che riunirà sotto un unico ombrello i tre consiglieri di Azione e i tre membri (due consiglieri e un assessore) della lista civica "Per", che conta al suo interno i consiglieri Saverio Tammacco, Mauro Vizzino e l'assessore Sebastiano Leo.

Per le due compagini si tratta di una scelta molto oculata. Per Azione si tratta di rimettere un piede saldamente in maggioranza apparentandosi con i fedelissimi di Emiliano, in primis l'assessore al Lavoro e alla Formazione, Sebastiano Leo, ed evitare così i continui attacchi del Pd, pronto a tornare alla carica sulle presidenze di commissione che si dovranno rivedere a breve.
Per contro, il gruppo civico Per porta a casa una maggiore consistenza numerica e anche l'accesso a un soggetto nazionale che in vista delle Europee potrebbe rivelarsi molto utile allo stesso Leo qualora decidesse di provare il salto verso Bruxelles, ipotesi ventilata da tempo.
«Siamo tutti armati di buona volontà - conferma il capogruppo dei calendiani in Consiglio, Ruggiero Mennea -, per consolidare la maggioranza e dare nuovo slancio all'azione di governo.

Poi se verrà fuori una candidatura alle Europee tanto di guadagnato». Sui nomi Mennea non si sbilancia: «Sono certo che a entrambi i gruppi non manchino le personalità giuste».

Il capitolo commissioni 


Il riferimento velato è a Fabiano Amati, commissario regionale di Azione e al centro di un lungo accerchiamento sulla presidenza della Commissione Bilancio che il Pd vorrebbe riprendere per sé dopo che il consigliere prese armi e bagagli per approdare in Azione. Da allora i dem hanno tentato più volte di rimettere mano alla composizione delle commissioni, sbattendo infine sulla ferrea volontà di Michele Emiliano (e dell'assessore al Bilancio Raffaele Piemontese) di affrontare la cruciale sessione finanziaria con Amati al timone. Al momento la compattezza della maggioranza resta infatti tra le priorità del presidente, che così facendo può contare su una coalizione extra-large anche sui territori prossimi al voto per le Comunali. Con buona pace per i litigi interni e per i possibili cambi di partito che potrebbero arrivare sul finire del mandato. E in questo lo stesso intergruppo potrebbe prepararsi ad accogliere transfughi più o meno annunciati in seno alla maggioranza. Vedi la difficile situazione dell'assessore dem Donato Pentassuglia, in lite aperta con il suo partito sulla reintroduzione del Trattamento di fine mandato per i consiglieri pugliesi.
E sempre in tema di leggi che riguardano l'assemblea, a breve la Puglia tenterà anche un'altra modifica allo statuto che permetterebbe l'ingresso in Consiglio dei primi non eletti al posto degli assessori che si auto-sospenderebbero da consiglieri. La legge, già in uso altrove, permetterebbe di sbloccare la mobilità nelle liste. Ma per permettere l'invarianza di spesa per le indennità si dovrebbe attingere alle risorse a disposizione dei gruppi. Scelta che porterebbe in Regione più personale politico e meno di staff.
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