Regione, Azione resta fuori. L’altolà della maggioranza

Regione, Azione resta fuori. L’altolà della maggioranza
di Alessandra LUPO
4 Minuti di Lettura
Giovedì 26 Ottobre 2023, 05:15

Strada sbarrata per Azione ma anche per Italia Viva, che almeno per il momento non rientreranno nella maggioranza regionale. Nella riunione che si è tenuta ieri pomeriggio tra tutte le forze che compongono la coalizione di Michele Emiliano, cui era presente lo stesso governatore pugliese, la linea resta quella “dura”, che passa un colpo di spugna sulla vittoria comune alle Amministrative di Foggia e per ora nicchia sui tavoli congiunti in vista del voto a Bari e a Lecce. Il laboratorio dauno insomma non basta a cancellare la diffidenza reciproca tra il Terzo Polo, gli ex compagni di partito e i loro alleati. E le parole di Carlo Calenda, che definisce Foggia “un’eccezione”, gelano gli entusiasmi di Elly Schlein sull’esportabilità del “campo giusto”. Lo stesso Emiliano, che pure poche ore prima aveva confermato pubblicamente il proprio nulla osta al reintegro di Amati e compagni tra e file dei suoi, getta la spugna: «Dalle comunicazioni dei capigruppo ho capito che la vostra decisione è questa. Credo che anche Azione in questo momento non desideri far parte della maggioranza. Pur non avendo alcuna remora di principio - dice ancora il presidente - registro che non c’è stata alcuna richiesta in tal senso».

E dal M5s il capogruppo Marco Galante conferma: «Se ci deve essere un allargamento ad Azione che sia organico e coinvolga i vertici del partito, con coerenza politica i regione e sui territori e ma senza preclusioni a priori». Ancora più netto il capogruppo del Pd, Filippo Caracciolo: «Calenda ha detto che non vuole stare con Pd e M5s, facendo chiarezza. Il resto, se ci sarà, dovranno discuterlo i partiti. Per adesso noi ci atteniamo ai fatti». Traduzione: nell’indicazione dei nuovi componenti della commissioni regionali ci saranno solo i partiti organici alla coalizione. Nessun commento per ora da Azione ma, salvo accordi dell’ultimo minuto, il gruppo perderà la presidenza della Commissione Bilancio, che tornerà al Pd (con voci insistenti su Lucia Parchitelli). I dem piazzeranno infatti quattro componenti nelle prime sei commissioni e due nella settima e nell’ottava. Per la stessa logica, sarebbe vicino a perdere la sua poltrona anche Antonio Tutolo, del Misto, visto che la presidenza della seconda commissione, Affari generali, tornerà al gruppo Con (in cui Tutolo militava quando fu eletto presidente) e dovrebbe andare ad Alessandro Leoci.
I consiglieri entro qualche giorno dovranno indicare i nomi dei commissari sulla base dell’attuale composizione del Consiglio regionale, che conta in maggioranza 28 persone. Il resto andrà all’opposizione, comprese le postazioni del capogruppo di Azione, Ruggiero Mennea, e del consigliere di Italia Viva Massimiliano Stellato. 
Se la decisione riaccenderà le polemiche in Consiglio lo si vedrà già nella seduta di oggi: il primo punto all’ordine del giorno sarà di nuovo la legge sulle compensazioni energetiche. L’assessore all’Energia Alessandro Delli Noci ieri ha assicurato ai suoi di avere l’asso nella manica: un emendamento in grado di armonizzare la bozza del disegno di legge concordata con il ministero e le istanze di Azione e del centrodestra sul coinvolgimento delle società già operanti sul territorio nelle richieste di compensazione ambientale. Il voto in aula dirà come stanno le cose. Altra prova del nove sarà poi la nomina del garante dei disabili, con il nome dell’ingegnere barese Antonio Giampietro appeso da settimane all’andamento capriccioso del Consiglio regionale. 
Ovviamente le mancate nozze con Azione, le cui dinamiche si muovono tra la Puglia e Roma, non significano la chiusura delle trattative, anzi. Per un eventuale rientro, anche in vista dei prossimi appuntamenti elettorali, c’è sempre tempo e il governatore ha varie cartucce ancora da sparare qualora Azione decidesse di allinearsi abbandonando la maggioranza di centrodestra brindisina. Compreso, all’occorrenza, un ritocco del suo esecutivo. 
Al momento, infatti, Emiliano ha bisogno di puntellare la squadra, anche visti gli scricchiolii con i vendoliani. Dopo essere stata attaccata dai civici di Con, l’assessora all’Ambiente di Sinistra Italiana Anna Grazia Maraschio ha chiarito la vicenda del Pear. Ma intanto a Bari la candidatura di Michele Laforgia, lanciata da Nichi Vendola, raccoglie consensi che innervosiscono il Pd. Mentre a Lecce, il consigliere di SI, Pierpaolo Patti, sfida il sindaco uscente Carlo Salvemini alle Primarie.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA