Fine mandato, nuova bufera. E sulle Commissioni salta l'accordo: altro rinvio

Fine mandato, nuova bufera. E sulle Commissioni salta l'accordo: altro rinvio
di Alessandra LUPO
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Martedì 28 Novembre 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 29 Novembre, 08:59

Conferenza dei capigruppo convocata d’urgenza per le 9 di oggi. Oggetto: il rinvio delle commissioni. Dopo una videocall infuocata tra capigruppo di maggioranza e segretari dei partiti, il braccio di ferro è finalmente venuto allo scoperto: impossibile rispettare la data dell’insediamento dei nuovi organismi fissata a oggi prima del Consiglio, troppo alto il rischio di una rottura con il gruppo di Azione che Michele Emiliano vuole assolutamente evitare. Alla fine quindi, per scongiurare sorprese in fase di voto dei presidenti, si è deciso di rimandare ancora. Forse a gennaio, comunque dopo il lungo capitolo del bilancio che si aprirà proprio oggi. 

In Aula

Il Consiglio regionale infatti dovrà approvare nella seduta di oggi Rendiconto e assestamento. Entrambi passati ieri dalla Commissione bilancio, presieduta da Fabiano Amati.

Il disegno di legge contenente l’assestamento e variazione al bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2023. La variazione complessiva della manovra di assestamento consente di riallocare le risorse disponibili destinandole prioritariamente ai maggiori oneri registrati per l’esercizio finanziario 2023 dal Servizio sanitario regionale, al fine di garantire l’equilibrio economico-finanziario, per un importo pari a 37 milioni di euro, assicurando anche la copertura di ulteriori spese obbligatorie e non procrastinabili. Ed è passata ieri in prima commissione. Tra le nuove autorizzazioni di spesa si autorizza l’indebitamento per 45 milioni di euro a beneficio delle Aziende sanitarie territoriali. Tra queste, le spese per il nuovo Ospedale Monopoli-Fasano, quelle per ristrutturazioni e adeguamenti strutturali nell’Asl di Brindisi e per l’acquisto di attrezzature sanitarie. Sempre in materia sanitaria, è stata aggiunta una dotazione finanziaria di 300 mila euro per coprire le spese concorsuali per il conferimento delle sedi farmaceutiche vacanti o di nuova istituzione.

Una dotazione finanziaria di 700 mila euro è stata assegnata per l’implementazione delle attività espletate dalla rete territoriale delle farmacie di comunità. Ed è stata apportata una modifica al Regolamento regionale che determina gli ambiti territoriali ed il fabbisogno delle prestazioni Pet per il rilascio della verifica di compatibilità e dell’accreditamento istituzionale alle strutture sanitarie e socio-sanitarie. 
A maggioranza e con il voto contrario dell’opposizione, è stato approvato il Rendiconto generale della Regione Puglia per l’esercizio finanziario 2022 ed il relativo rendiconto consolidato, con le risultanze esposte negli articoli contenenti le entrate e le spese di competenza, il risultato della gestione di competenza, la situazione dei residui passivi e attivi e delle economie vincolate, la situazione di cassa, il fondo pluriennale vincolato, il risultato di amministrazione ed il conto economico e stato patrimoniale. 

Parere favorevole a maggioranza, con il voto contrario dell’opposizione, è stato espresso anche sulla deliberazione della Giunta relativa al bilancio consolidato 2022. Inutile dire che in questa fase il tandem tra l'assessore del al Bilancio Raffaele Piemontese e il presidente calendiano della Commissione Bilancio Fabiano Amati sia si fida di Amati rafforzino ulteriormente la posizione di Azione all’interno della maggioranza. Con il Pd spaccato a metà tra chi li vorrebbe dentro e chi invece li vede come avversari, soprattutto nei territori di appartenenza. Sui contendenti ieri ha prevalso la visione di Emiliano, che intende tenere Azione al fianco del centrosinistra anche in vista delle Comunali baresi, dove il Pd al momento rischia di perdere la sua leadership nella scelta del candidato.

La liquidazione

Ma in Consiglio oggi - tempi permettendo - approderà anche il Tfm. La decisione è stata presa in un’altrettanto infuocata riunione tra i capigruppo che si è tenuta ieri pomeriggio e che ha già riacceso la polemica. «Una autentica vergogna che segna la definitiva frattura fra mondo della politica e società civile», la definisce la Cgil Puglia, sottolineando che rilancia l'appello già sottoscritto ad agosto scorso a cui hanno aderito oltre 60 tra associazioni e movimenti pugliesi. «La politica metta come prioritaria la condizione sociale dei cittadini pugliesi - scrive il sindacato - piuttosto che i propri interessi». 
Ma in Consiglio dovrebbe approdare anche la legge sulla parità di genere, versione fortemente rivista della vecchia legge sull’omotransfobia che vagò per anni in commissione affossata dagli emendamenti del centrodestra. 

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