Salari, asili nido e dune. I dem pugliesi cercano spazio: «Queste le nostre leggi»

Salari, asili nido e dune. I dem pugliesi cercano spazio: «Queste le nostre leggi»
di Alessandra LUPO
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Martedì 19 Settembre 2023, 05:45

Alla vigilia del Consiglio regionale convocato per le 12 di oggi, che sancirà la ripresa ufficiale delle attività dell’ente dopo la pausa estiva, tornano sul tavolo una serie di questioni rimaste in sospeso e altre si aggiungono all’agenda dell’assemblea. Oggi la seduta servirà a smaltire mozioni e interpellanze ma anche per dare il tempo ai vari gruppi di fiutare l’aria in Regione, soppesando gli effetti delle imminenti amministrative sull’assetto generale. Ma già la prossima settimana potrebbe arrivare un ordine del giorno più corposo. Ieri intanto, con l’obiettivo di dare nuovo impulso alla ripresa ribadendo il proprio ruolo di colonna portante della maggioranza Emiliano (visto che il super gruppo delle Civiche sembra al momento lettera morta) si è riunito il gruppo consigliare del Pd. A fare da cornice all’incontro la «volontà di riprendere protagonismo nella ripresa dell’attività politica e legislativa - parole del capogruppo Filippo Caracciolo - attraverso una serie di leggi targate Pd che connoteranno l’azione della maggioranza sui temi sensibili: dai crediti per le imprese all’allargamento dei benefici per gli assegnatari di alloggi erp, per proseguire con gli argomenti di strettissima attualità come il salario minimo, gli asili nido e le dune costiere. Oltre all’ipotesi di una legge sulla violenza di genere che fornisca supporto alle vittime. 

Le proposte di legge targate Pd 


Sul salario minimo il Pd Puglia sta portando avanti un percorso duplice: da una parte fare approvare in Puglia una legge che fissi imponga una retribuzione minima negli appalti dell’ente, dopo i casi eclatanti dei portieri pagati poco più di 3 euro l’ora. Dall’altra fare in modo che la legge pugliese (che al momento è allo studio anche del Pd regionale), possa approdare anche in altre Regioni. In questo modo i dem riuscirebbero a ritagliarsi un ruolo anche all’interno del dibattito sulla proposta di legge nazionale sul Salario Minimo lanciata dal M5s e cui hanno aderito tutte le forze di opposizione (tranne Iv). Allo studio poi c’è la proposta di legge sugli asili nido che aumenterebbe i posti da 10mila a 12mila e 500. L’idea è di ottenere l’incremento a costo zero, ritoccando il parametro della capienza che passerebbe da 7,5 a 6,5 mq per bambino. L’ipotesi è interessante ma dovrebbe fare l’intero iter delle commissioni, visto che la legge andrebbe scritta da zero sostituendo quella attuale contenuta nella legge summa sul welfare redatta dall’assessora Elena Gentile nel 2006 (pur essendo i nidi oggi di competenza dell’Istruzione). Meno difficile sarà invece il ritocco alla legge sulle dune, che ha fatto tanto discutere per la decisione di inserire nelle concessioni demaniali anche i cordoli dunali affidandone la manutenzione ai privati. Oltre a formalizzare quanto già trapelato sul passo indietro dell’ente, bersagliato da ogni dove, ora il Pd ha deciso di formalizzare la sua apertura alle associazioni ambientaliste come Legambiente per studiare insieme le modifiche al testo. Sulla questione d’altronde si gioca anche l’accordo con il M5s. «Per prima cosa modifichino la legge sulle dune, poi occorrerà approvare al più presto quella sul consumo di suolo - commenta il vicepresidente del Consiglio Cristian Casili, consigliere del M5s -. Siamo disposti a collaborare a patto che non si tratti di norme-bandiera senza reali ricadute sui cittadini». L’affinità con i pentastellati infatti è già stata messa a dura prova dalla questione Tfm, che resta ancora un argomento ad alto tasso di litigiosità. Nello stesso gruppo dem, infatti, i consiglieri di area Schlein non vogliono reintrodurre la buona uscita da 35mila euro annui prevista dalla legge e in Puglia tagliata nel 2012. Gli altri sì. E sulla questione il M5s, che pure aveva firmato la proposta di reintroduzione, si è sfilato. Il cerino quindi è tornato nelle mani della maggioranza dove nessuno vuole che gli resti in mano prima di essere sicuro di avere dalla sua, se non l’opinione pubblica, almeno il presidente. Infine il Pd ha deciso di chiedere un incontro monotematico sulla Sanità all’assessore Rocco Palese. «L’oggetto dovranno essere i pronto soccorso, le liste d’attesa e il personale», spiega ancora il capogruppo Caracciolo. Il Pd infatti ha in animo di farsi promotore di un nuovo piano assunzioni. Ma prima vorrebbe avere contezza della reale situazione.
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