Balneari, altro vertice a vuoto. Oggi la protesta: attesi in 5mila

La convocazione del tavolo tecnico a Roma non ha dato alle imprese le risposte sperate Manifestazione di Fiba e Sib: «Adesso basta»

Balneari, altro vertice a vuoto. Oggi la protesta: attesi in 5mila
di Paola ANCORA
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Giovedì 11 Aprile 2024, 05:00

Nessuna soluzione. Il tavolo tecnico consultivo sul tema concessioni balneari convocato ieri si è risolto in un nulla di fatto. E Fiba-Confesercenti e Sib-Confcommercio, come annunciato nei giorni scorsi, scenderanno oggi in piazza Santi Apostoli, a Roma, per tentare di sbloccare uno stallo che, ormai, soffrono tutti. Gli attuali concessionari, che non sanno se la prossima sarà la loro ultima estate al timone degli stabilimenti; i sindaci, che attendono direttive per poter procedere ai bandi di gara e assegnare i permessi nel rispetto delle norme europee e della direttiva Bolkestein in particolare, che impone di aprire il comparto alla concorrenza. E anche l’Europa, che con il commissario per il Mercato interno, Thierry Breton ha ricordato appena dieci giorni fa che la mappatura realizzata dal tavolo non è credibile e che la valutazione delle risorse naturali disponibili dovrebbe essere «reale e obiettiva» e «dovrebbe basarsi su un’analisi qualitativa» della risorsa spiaggia. Cosa che il tavolo non ha fatto. L’Italia, dunque, resta sotto la spada di Damocle di una infrazione, già avviata e non ancora conclusa.

Il vertice di ieri a Palazzo Chigi, che ha riunito 20 singole organizzazioni di categoria, avrebbe potuto disinnescare la protesta di oggi e forse ricompattare le file delle associazioni, spaccate sulla linea da tenere. Ma la riunione, ha spiegato il presidente della Sib Confcommercio, Antonio Capacchione, «non è stata altro che il resoconto di quella che c'era stata 20 giorni fa in cui si era registrata la contrarietà dell'ufficio del mercato interno della Commissione europea sulla mappatura che era stata fatta dal tavolo. Niente di più e niente di meno». Da qui la conferma della manifestazione, alla quale gli organizzatori hanno invitato anche la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

Nella lettera Fiba e Sib sollecitano un intervento che «potrà avvenire anche tramite collegamento da remoto. Riteniamo che un Suo messaggio sia importante per una categoria che ha confidato e continua ad avere fiducia nel Suo Governo e segnatamente in Lei» scrivono le due organizzazioni. «È una questione che conosce perfettamente anche per essere stata in questi anni sempre in prima linea a sostegno delle ragioni delle decine di migliaia di imprese balneari italiane».

I numeri della manifestazione si annunciano importanti: «Ci aspettiamo cinquemila persone. I pullman sono già partiti e arriveranno anche centinaia di sindaci e amministratori regionali» dice Capacchione, anche perché «questo tavolo consultivo che non produce effetti giuridici. È una presa in giro e questo è intollerabile», protesta il presidente del Sib che aggiunge: «Agire è un onere del governo centrale, non può sfuggire dalle proprie responsabilità soprattutto in questa fase in cui si rischia di far saltare la stagione balneare. La abbiamo indetta un mese fa proprio per permettere al governo di intervenire. La situazione di incertezza è drammatica».

La mappatura prodotta dal tavolo è stata presentata il 5 ottobre scorso, ma a più riprese l’Europa l’ha bocciata. Difficile, tuttavia, che il Governo assuma una iniziativa in queste settimane calde prima del voto: «Noi in questo momento non siamo intenzionati a mettere a gara le concessioni balneari . L'Europa - ha detto il vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio, della Lega - ci contesta il modo in cui abbiamo misurato il costo per arrivare alla cifra del 33% del risorsa occupata. A questo punto concordiamo con l'UE un periodo transitorio nel corso del quale, visto che non si fida dei nostri calcoli, venga qui coi propri tecnici a misurare le coste». La stagione si avvicina e il timore è che riservi ai vacanzieri prezzi alti e scarsi servizi, in un clima da smobilitazione che non potrà che danneggiare il turismo.

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