Nuove indagini sui presunti abusi sessuali subiti da una giovane volontaria, in ferma prefissata per un anno, nella capitaneria di porto di Otranto. La decisione è stata presa dal gip del Tribunale di Lecce, Angelo Zizzari, che ha deciso quindi di non archiviare il caso, ma di proseguire le indagini (con l’interrogatorio della madre e di due colleghe della volontaria) che vedono indagati due sottufficiali salentini, finiti sotto inchiesta con l’ipotesi di violenza sessuale.
Cosa è successo
I fatti risalirebbero al biennio 2021-2022. Fin dall’inizio della sua esperienza in Capitaneria, la ragazza salentina avrebbe raccontato di apprezzamenti non desiderati, da parte di uno dei due sottufficiali con cui avrebbe anche partecipato alla missione “Maresicuro”.
La difesa
Di tutt’altro avviso è invece la difesa dei due indagati, assistiti dagli avvocati Silvia Mauro, Veronica Merico, Gregorio Fusco e Marco Castelluzzo, che hanno ritenuto la denuncia nei loro confronti un scusa della collega, da fornire ai genitori, per non aver voluto proseguire l’esperienza in ambito militare. Tale ricostruzione era stata richiamata anche dal pm della Procura leccese, Luigi Mastroniani, che dopo gli interrogatori aveva avanzato la richiesta di archiviazione del caso. Di tutt’altro avviso invece gip Angelo Zizzari che ha invece disposto nuove indagini sulla vicenda.