Omicidio stradale, il procuratore Motta lancia un protocollo fra tutte le forze dell'Ordine: "Ecco cosa fare"

Cataldo Motta
Cataldo Motta
di Paola ANCORA
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Venerdì 10 Giugno 2016, 12:16 - Ultimo aggiornamento: 12:51
Protocollo fra Procura e forze dell'ordine per le procedure da seguire in caso di omicidio stradale. Dopo l'entrata in vigore della legge che ha introdotto questa nuova ipotesi di reato - “omicidio stradale e lesioni personali stradali gravi o gravissime” - il procuratore della Repubblica di Lecce Cataldo Motta ha elaborato un documento contenente le indicazioni procedurali per lo svolgimento di tutti quegli accertamenti di tipo sanitario mirati a verificare lo stato di ebbrezza alcolica o di alterazione psicotica da assunzione di sostanze stupefacenti da parte dei conducenti di veicoli a motore coinvolti negli incidenti stradali.
Domani si terrà un incontro a Lecce tra i vertici delle forze dell’ordine, tutti ospiti della Polizia Municipale alle Officine Cantelmo. E in quella sede si firmerà un protocollo d’Intesa. Motta farà chiarezza sulle competenze degli organi di polizia e degli organi sanitari.
L'appuntamento è fissato alle 9.30. Insieme al procuratore Motta, saranno presenti il prefetto Claudio Palomba, questore Pierluigi D’Angelo, il Comandante Provinciale dei Carabinieri Nicodemo Macrì, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza Bruno Salsano, il Dirigente della Sezione di Polizia Stradale di Lecce Lucia Tondo, il Presidente del Comitato Operativo Polizia Locale del Salento Donato Zacheo e il Direttore Generale dell’Asl Silvana Melli.
Le parti che sigleranno il protocollo si impegnano ad osservare le linee guida individuate dalla Procura di Lecce per svolgere gli accertamenti sanitari e di polizia giudiziaria sempre nell’alveo della legittimità costituzionale e nel rispetto dei diritti della persona, in particolar modo, riguardo al prelievo coattivo di liquidi biologici sui conducenti coinvolti in sinistri stradali da cui sia derivata la morte o lesioni personali a terzi.
Innovativi i contenuti dell’accordo sulle misure organizzative che la Asl, attraverso le proprie strutture ospedaliere, sarà chiamata ad assicurare nella prospettiva della collaborazione alle indagini.













 
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