«Non contesterò il verbale, voglio contribuire anche io a rimpolpare le casse del Comune di Galatina». È il commento ironico di Michele Santeramo, segretario regionale dei pensionati Ugl, ennesima "vittima" dell'autovelox attivato il 30 gennaio scorso sulla Statale 101, la Gallipoli-Lecce. Quarantacinque euro e quaranta centesimi per aver viaggiato a 96,1 km/h. E se si sottrae la tolleranza pari al 5% - come si legge sul verbale notificato nella giornata di giovedì 15 giugno - la velocità rilevata dall'autovelox si assesta a 91,1 km/h. In sintesi, dunque: multato per aver superato il limite di velocità di solo un chilometro orario.E l'ipotesi del ricorso? «Alla fine, l'impresa non vale la spesa ammette rassegnato Santeramo . Tra avvocati, le spese per il giudice di pace, i tempi lunghissimi. È assurdo, sono stato multato per un chilometro in più rispetto alla velocità imposta su quel tratto di strada. Chi percorre quella strada ed è una persona sconsiderata - non parlo di me che sono molto attento - schiaccia il pedale dell'acceleratore senza guardare la velocità. Chi viaggia invece a 96.1 o 91, a conti fatti, è un automobilista che evidentemente presta attenzione. Ora sarò costretto a guidare con timore per non incappare in questi "tradimenti", come li chiamo io. Non è possibile, è una vera e propria violenza psicologica. Non è possibile insiste l'automobilista che la gente debba ancora subire queste angherie, queste ingiustizie. Scriverò al prefetto».
La difesa
E sebbene l'autovelox a Galatina sia stato "ereditato" dall'amministrazione di Marcello Amante, l'attuale sindaco, Fabio Vergine e il comandante della Polizia municipale, Luigi Tundo hanno sempre difeso lo strumento di rilevazione di velocità. «Posso dire aveva dichiarato il comandante Tundo che su quella strada si corre tanto, tantissimo.