L'assassino e i suoi spostamenti, la relazione del Ros: «Così sfruttava i canali informatici»

L'assassino e i suoi spostamenti, la relazione del Ros: «Così sfruttava i canali informatici»
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Lunedì 5 Ottobre 2020, 12:51 - Ultimo aggiornamento: 20:33
Una scarsa attitudine a comunicare con le telefonate. Quanto piuttosto con i canali informatici. Evidentemente perché di più difficile monitoraggio investigativo, scrivono i carabinieri del reparto indagini telematiche del Ros nell'informativa sul duplice omicidio del 21 settembre dei fidanzati, ed appena conviventi, di Eleonora Manta e Daniele De Santis, 30 lei e funzionaria della sede Inps di Brindisi, 33 anni lui e arbitro di calcio. E se si tiene conto anche che l'omicida reoconfesso Antonio De Marco, 21 anni, avesse preso l'indirizzo informatico nella nell'Istituto superiore Meucci della sua Casarano, si comprende perché sia particolarmente attesa la consulenza sullo smartphone, il computer e le tre pen drive sequestrati nella stanza presa in affitto nella casa di via Fleming, a pochi passi dall'abitazione della mattanza, quella di via Montello dove era rimasto fino al 28 agosto.

L'estrapolazione dei file inizierà oggi e, tempo dieci giorni, Procura, carabinieri, indagati e parti offese avranno a disposizione la consulenza. Se ne occuperà l'ingegnere Silverio Greco per il pool di magistrati della Procura (il procuratore Leone Leonardo de Castris, gli aggiunti Elsa Valeria Mignone e Guglielmo Cataldi, il sostituto Maria Consolata Moschettini) che coordina le indagini dei carabinieri del Nucleo investigativo, del Ros e della sezione Operativa della Compagnia di Lecce. Prende parte a questa operazione l'ingegnere Antonio Ratano per la famiglia di Daniele rappresentata dall'avvocato Mario Fazzini, mentre dovrebbe arrivare a breve la nomina di un perito per conto dell'indagato difeso dagli avvocati Giovanni Bellisario ed Andrea Starace. Il padre e la madre di Eleonora, rappresentati dagli avvocati Luca Piri e Stefano Miglietta, si affidano agli esiti della consulenza dell'ingegnere Greco.

Si cercano le tracce del piano messo in atto per eliminare con quella che il giudice della convalida, il giudice per le indagini preliminari Michele Toriello, ha definito una spietata determinazione. Si cerca l'ispirazione del piano riportato nei cinque foglietti di bloc notes persi durante la fuga. Ed anche i chiarimenti che l'indagato non ha ancora fornito: cosa intendeva 30 min caccia al tesoro? Perché fare bollire l'acqua con tutti i fornelli accesi? Perché si portò appresso soda e candeggina? E quale scritta sul muro avrebbe voluto lasciare?
Nella stessa giornata odierna, intanto, prenderanno il via gli accertamenti sulle impronte digitali ed il materiale biologico appartenente a De Marco, nei laboratori di Roma dei carabinieri del Ris (Reparto investigazioni scientifiche). A questo scopo dopodomani De Marco si sottoporrà al prelievo di saliva per estrarre in Dna. Riscontri, in altre parole, per verificare l'attendibilità della confessione resa lunedì sera dopo il fermo che gli contesta il duplice omicidio aggravato dalla premeditazione, dalla crudeltà e dai futili motivi.
 
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