De Marco, no al ricorso in Cassazione: ergastolo definitivo per l'omicidio di Eleonora e Daniele

De Marco, no al ricorso in Cassazione: ergastolo definitivo per l'omicidio di Eleonora e Daniele
di Roberta GRASSI
3 Minuti di Lettura
Sabato 24 Giugno 2023, 18:22 - Ultimo aggiornamento: 26 Giugno, 07:59

Come annunciato, nessun ricorso in Cassazione e quindi è definitiva la condanna all’ergastolo con isolamento diurno per tre anni per Antonio De Marco, lo studente di infermieristica reo confesso dell’omicidio, compiuto  a Lecce nel settembre 2020, dell’arbitro Daniele De Santis e della sua fidanzata Eleonora Manta.

A quanto espresso ai suoi legali, Andrea Starace e Giovanni Bellisario, De Marco intendeva al più presto iniziare a scontare la condanna per poter fruire dell’isolamento in cella.

Vuole stare solo, non in compagnia di altri detenuti. E così sarà, per i prossimi tre anni. 

La confessione


De Marco confessò di aver ucciso i due fidanzati con 79 coltellate la sera del 21 settembre del 2020 «perché erano felici». Da allora è detenuto in una cella  dalla quale non esce mai per sua volontà. «Questo omicidio è la cosa che più mi spezza, una parte di me prova dispiacere (ma solo quello), un’altra è contenta...sì! Felice di aver dato 60 coltellate, poi c’è un’altra parte che avrebbe voluto fare una strage, come se fosse una partita a Gta». È lo stralcio di uno scritto di  De  Marco, contenuto nelle motivazioni della sentenza d’appello che sono state depositate a metà maggio. I giudici della Corte d’Assise d’Appello hanno confermato la decisione di primo grado, «È facile per me uccidere», dice ancora De Marco.

Definitive e quindi esecutive anche tutte le statuizioni civili già determinate in favore dei parenti delle vittime. La provvisionale di 100mila euro ai famigliari dei due ragazzi costituitisi parte civile con gli avvocati Mario Fazzini e Renata  Minafra, (legali del padre di Daniele, Fernando  De Santis, della madre Floreana Rita Rossi, nonché delle sorelle Antonella e Valentina  De Santis), Luca Piri (per il padre di Eleonora, Quintino Manta), Stefano Miglietta (per la madre di Eleonora, Rossana Carpentieri e per lo zio Cosimo Carpentieri) e Fiorella d’Ettorre (per la nonna Luce Apollonio). E la pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici.

© RIPRODUZIONE RISERVATA