Il museo diventa “social”: rivoluzione per il Castromediano

Il museo Castromediano
Il museo Castromediano
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Mercoledì 13 Aprile 2016, 20:05
Il museo Castromediano tra Facebook e Twitter, le collezioni provinciali ora diventano social.
È una vera e propria rivoluzione che servirà a recuperare il livello di notevole arretratezza nella presenza in rete dei musei rispetto agli standard internazionali, così come voluto e promosso dal ministero dei Beni Culturali.
«Oltre a pubblicare le foto delle nostre opere e dei nostri reperti per attirare nuovi visitatori o per dotarci di un’immagine meno “polverosa”, l’obiettivo primario, strategico e rilevante sarà quello di esaltare il nostro patrimonio culturale attraverso lo straordinario strumento multimediale d'informazione, dialogo, confronto, stimolo e promozione, recuperando il gap iniziale rispetto ai più famosi e prestigiosi musei nazionali», dichiara il presidente della Provincia Antonio Gabellone.
«Con questa iniziativa che investe l’universo social, continua il cammino di ammodernamento del Museo Castromediano e il suo avvicinamento al mondo dei ragazzi», afferma la consigliera provinciale delegata alla Cultura, Simona Manca.
Al centro del progetto ci sarà, quindi, la possibilità di interconnessione con i cittadini, che saranno stimolati in modo costante e dinamico e potranno interagire direttamente con il Museo. La partecipazione ad eventi social permetterà, inoltre, il confronto quotidiano con le altre istituzioni museali, con il mondo della cultura e con gli opinion’s leaders.
«Stiamo lavorando sperimentando un nuovo modello di comunicazione museale per adeguarci alle esigenze e alle richieste di cittadini-utenti di nuova generazione, più giovani, che ricercano le informazioni in rete e utilizzano un linguaggio semplice, breve ed immediato. La realtà è cambiata e anche gli scenari culturali si trasformano velocemente. La rete è ormai il palcoscenico principale e vetrina insostituibile anche per i beni culturali. Il nostro Museo è pronto alla sfida e disponibile al confronto, con i tempi adeguati e le giuste competenze», dice il direttore del Museo Sigismondo Castromediano, Massimo Evangelista.

 
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