Gallipoli, movida "fuori controllo". «Città ostaggio dei giovani»

Gallipoli, movida "fuori controllo". «Città ostaggio dei giovani»
di Antonella MARGARITO
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Mercoledì 21 Luglio 2021, 08:45 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 08:14

Situazione a rischio per l'ordine pubblico e la sicurezza? Gallipoli Futura scrive al Prefetto di Lecce e invoca l'arrivo dell'Esercito per tenere sotto controllo la movida. Il sindaco del comune del Salento Stefano Minerva risponde picche: «Lavoriamo a stretto contatto con forze dell'ordine e Prefettura, ma non facciamo sensazionalismi».

La situazione in città

Si fa sempre più acceso lo scontro politico sui giovani che in particolar modo nelle ore notturne tengono sotto scacco la città con vandalismi, urla e atteggiamenti anche pericolosi.
Sono le tre della notte e le telecamere riprendono un gruppo di ragazzini su Corso Roma, di fronte alla Capitaneria di Porto. Qualcuno è seduto sul muretto con un'aria un po' persa, due di loro si arrampicano e volteggiano pericolosamente su un pezzo di traliccio. Poco più in là nel centro storico, un altro gruppo di ragazzini urlanti attraversano di corsa via Antonietta De Pace ed ecco che uno di loro afferra una sedia di un noto bar e la fa volare per aria, lanciandola chissà dove.

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I consiglieri di Gallipoli Futura Giuseppe Cataldi e Flavio Fasano scrivono per questo una nota al prefetto di Lecce, Maria Rosa Trio: «Alla luce di numerosi episodi di vandalismo e spregiudicatezza che avvengono costantemente nelle ore notturne in questa città e che rischiano, tra l'altro di esasperare i residenti scrivono i consiglieri -siamo a chiederle di valutare se non sia il caso di far giungere qui in città, soprattutto nelle ore dalle 23 alle 5, i militari dell'Esercito Italiano affinché effettuino ronde di servizio a piedi in tutta la città e nelle zone periferiche (Baia Verde, Lido San Giovanni) con la presenza anche di unità mobili in strada per il pronto intervento».

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Per il sindaco Stefano Minerva la situazione sarebbe sotto controllo. «Se da un lato c'è chi fa i proclami, dall'altro ci siamo noi che lavoriamo, sempre a stretto contatto con le forze dell'ordine e con la prefettura per risolvere i vari problemi, per organizzare turni e servizi. In assoluta onestà, noi non ravvisiamo la necessità di fare sensazionalismi o di inviare lettere perché abbiamo sempre fatto e continueremo a fare tutto ciò che è necessario anche in silenzio. La presenza del sindaco è sempre costante in tutti i tavoli e personalmente, a nome di tutta la comunità cittadina, ho sempre rivolto alle forze dell'ordine tutte le richieste, stabilendo un'interlocuzione continua dalla quale sono scaturite le ultime ordinanze. Alla logica del dire sostituiamo, sempre, quella del fare. Ecco la differenza».
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