Gallipoli, la spiaggia arretra. Scatta l'operazione "salva-estate": sabbia dal mare per 10 lidi

Gallipoli, la spiaggia arretra. Scatta l'operazione "salva-estate": sabbia dal mare per 10 lidi
di Paola COLACI
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Mercoledì 19 Aprile 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 09:58

Mareggiate, erosione e innalzamento sopra la linea di costa: a Gallipoli il mare avanza e continua a divorare metri su metri di arenile. In 12 anni la spiaggia nella zona di Baia Verde è arretrata di 15 metri. Sabbia “preziosa” per l’economia di una città che ha fatto del turismo il volano di sviluppo. Arenile che ora i gestori degli stabilimenti balneari puntano a riprendersi per garantire ai turisti servizi adeguati in vista della stagione estiva alle porte. Lo strumento è quello del ripristino - a proprie spese - di quasi un chilometro di spiaggia. E nel dettaglio, a essere interessati saranno alcuni tratti sabbiosi di Lido Piccolo, Costa Brada e Caroli Hotel ma anche Spiaggia Club e Baia Azzurra, Pord do Sol e Baia Verde. E ancora, Zen, Helios e Zeus per un totale di 836 metri.
Interventi per i quali nelle scorse ore è arrivato il via libera della Provincia di Lecce attraverso il rilascio della Vinca (Valutazione di incidenza ambientale) con cui si autorizzano i gestori al prelievo di 17.944 metri cubi di sabbia dal mare. Operazioni che dovranno essere avviate e completate entro il 30 aprile. E ciò al fine di garantire il regolare avvio della stagione balneare.

In 12 anni persi 15 metri di arenile


L’erosione, si diceva.

La stessa che - mappe e documentazioni fotografiche alla mano - solo negli ultimi 12 anni ha divotato metri e metri di arenile. E la linea di riva è arretrata notevolmente lungo tutto il litorale sud “rubando” 15 metri di arenile al Costa Brada e 9 metri a lido Baia Azzura, solo per citare alcuni esempi. E ancora, 8 metri a Lido Piccolo e 7 metri allo Zeus. A fare il resto, poi, ci hanno pensato le mareggiate. Ultima in ordine di tempo, “quella che ha interessato il litorale gallipolino e in generale tutta la costa del Salento verificatasi tra il 21 ed il 22 novembre 2022 - si legge nella relazione stilata a corredo della richiesta di Vinca dal tecnico incaricato, Massimo Corlianò - Un evento a seguito dei quale numerosissimi stabilimenti balneari hanno subito molteplici danni alle strutture e soprattutto una evidentissima erosione della sabbia dai rispettivi arenili”. Un evento eccezionale, certo. Ma che “ha accentuato una situazione già precaria, se si considera che l’erosione della suddetta costa è un fatto ormai acclarato e continuo nel tempo - dettaglia l’ingegnere - Per alcuni tratti di litorale ricadenti nel territorio comunale e particolarmente interessati dall’erosione della sabbia, il Comune di Gallipoli recependo le ripetute segnalazioni da parte dei titolari di concessioni demaniali marittime ad uso turistico degli arenili ha inteso dare corso all’operazione di ripristino degli arenili”. 

Idrovore in azione entro fine aprile

Operazioni che dovrebbero entrare nel vivo già nei prossimi giorni. La sabbia per il ripristino sarà prelevata dal mare attraverso l’utilizzo di una idrovora e depositata a riva, a formare la nuova linea di costa. Operazione i cui costi giornalieri a carico di titolari e gestori degli stabilimenti balneari si aggirano intorno a 3-4mila euro al giorno. «E già lo scorso anno per tale tipo di intervento la somma complessiva superò i 14mila euro - spiega Ranieri Filograna - Ma si tratta di investimenti necessari se vogliamo offrire quell’immagine da cartolina che turisti e vacanzieri si aspettano dalla nostra città e dalle nostre spiagge. Ma le operazioni di ripristino sono necessarie anche e soprattutto per garantire servizi adeguati ai clienti. La fila di ombrelloni in più non è la priorità al contrario di quanto si possa pensare. Per noi resta prioritario il fatto che, oltre agli ombrelloni, i lettini, il servizio bar e quello ristorante, si possa offrire a turisti e vacanzieri il lusso di affondare i piedi nella sabbia fine invece del percorso a ostacoli tra pietre e roccia affiorata. Ma occorre fare presto: il termine ultimo per gli interventi è fissato al 30 aprile. «Siamo ancora in attesa delle ultime autorizzazioni - fa sapere Anio Iannuzziello di Costa Brada - poi procederemo. Seppure sarebbe necessario un intervento strutturale per risolvere in maniera strutturale il problema dell’erosione».
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