«Gallipoli ostaggio dei ragazzini: la mala educación è tornata»

«Gallipoli ostaggio dei ragazzini: la mala educación è tornata»
di Antonella MARGARITO
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Lunedì 19 Luglio 2021, 10:13 - Ultimo aggiornamento: 21 Luglio, 08:58

«Schiamazzi, cori da stadio, urla e anche risse: non si può riposare nemmeno un'ora al giorno, siamo sotto scacco di una mandria di ragazzini».

Gallipoli torna caotica


Benvenuti a Gallipoli, dove - dopo qualche anno di fermo - sembra essere ritornata la mala movida e con essa la mala educación. Sono esasperati i gallipolini da queste ondate di giovani senza freni. D'altra parte se il sindaco Stefano Minerva arriva a dettare le regole delle buone maniera agli ospiti che scelgono la sua città per le vacanze, un motivo ci sarà. Infatti - nelle scorse ore - il primo cittadino non solo ha emanato la classica ordinanza che vieta l'uso vetro per la somministrazione di alimenti e bevande per gli esercizi pubblici per l'asporto a partire dalle 22 sino alle 6,30 del mattino, ma ha anche lanciato un mansionario della buona, che sarà appeso al muro e campeggerà in ogni stanza e in ogni casa vacanza. E lo scotto da pagare a chi non lo rispetta è quello di una sorta di foglio di via. Ma ci sarà la possibilità di effettuare i controlli?
Sta di fatto la città quest'anno ha cominciato prestissimo a combattere con la ineducazione di alcuni ragazzi la cui età pare si sia abbassata notevolmente, la maggior parte di loro arriva per una vacanza premio come regalo di maturità.

I pullman carichi a Baia Verde


La scorsa settimana in Baia Verde è arrivato un intero pullman di maturati riconoscibili pure dalle loro magliette maturità 2021. Erano circa una sessantina e il bus era stato affittato proprio per loro. «Forse per molti di loro si tratta della prima vacanza da soli dice Stefan Carlino, presidente degli operatori turistici e titolare di strutture ricettive e quindi perdono qualunque freno inibitore. Mi ritrovo a sgridarli come se fossi un loro padre o un insegnante, ma si ottiene ben poco. Quello che lascia inebetiti è la loro impreparazione e gestirsi da soli. Non sanno come accendere il gas, come lavare le pentole che addirittura pensano di buttare nella spazzatura perché non in grado di ripulirle per bene. Sporcano i muri, vivono in mezzo alle carte, ai mozziconi di sigaretta. Spazzare per terra? Non esiste e quando vanno via, oltre allo sporco, troviamo vestiti e biancheria intima dappertutto. Per ripulire tutto occorre una giornata intera. Ci si chiede come possano i genitori mandarli in vacanza da soli in queste condizioni».
È estate e dopo la pandemia è naturale che prema la voglia di divertimento.

Succede per gli adulti, figurarsi per i ragazzi. Ma il diritto alla spensieratezza dovrebbe fermarsi laddove inizia il diritto degli altri a riposare. Invece per molti residenti sarebbero iniziate le notti in bianco.

La vice dei commercianti


«Non si sa a chi dare la colpa dice un commerciante gallipolino - qui dopo qualche anno di tregua si è tornati agli anni peggiori. Nelle case non si capisce in quanti sono, e la lotta alle case pollaio? Tra l'altro nella maggior parte dei casi si tratta di ragazzini di 15 o 16 anni: ma si può affittare loro una casa? La loro giornata è questa. Si svegliano nel pomeriggio, fanno colazione, sempre urlano per qualsiasi cosa, e forse vanno al mare, poi tornano si vestono ed escono sempre in branco, ritornano tra mezzanotte, l'una e per loro inizia un'altra giornata con urla schiamazzi dentro e fuori casa. Non sia mai che gli capiti sotto gli occhi un motorino parcheggiato, stai sicuro che lo butteranno per terra come qualsiasi cosa capiti loro davanti. E bisogna stare pure attenti a sgridarli. Tutto questo fino alle sei del mattino, si può vivere così?».
La gente chiede più controlli, chiede le ronde notturne, chiede l'intervento di chi di competenza. Mentre si trema: nei prossimi giorni sono previsti 20.000 arrivi.
«Che dire, siamo ormai nelle mani di Dio dice il presidente dell'associazione Baia Verde Giuseppe Bruno - occorreva organizzarsi per tempo, ma lo diciamo sempre. Qui in Baia Verde non si vive e tanta gente proprietari di case non vengono più nemmeno a trascorrere le vacanze. Ottima l'idea del mansionario ma occorrono i controlli, ronde di forze dell'ordine, un task force mirata, perché i ragazzi sono davvero fuori controllo e non ci sono nemmeno le discoteche come valvola di sfogo. Dal canto nostro noi abbiamo nuovamente attivato un contratto con un istituto di vigilanza che gira tra le strade della Baia dalle 23 alle 6 del mattino. C'è un numero di telefono: si chiama quando si crea un problema di schiamazzi o quant'altro e la macchina arriva. Almeno un deterrente». Gallipoli e la mala educazione, Gallipoli e la non programmazione: deja vu. Tutto cambia nulla cambia: un'altra estate passerà, tra arrabbiature e imprecazioni di chi l'estate vorrebbe viverla serenamente e all'insegna del riposo.
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