Lecce, primi casi covid in classe ma scatta il “protocollo: le scuole restano aperte

Lecce, primi casi covid in classe ma scatta il “protocollo: le scuole restano aperte
di Donato NUZZACI
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Giovedì 16 Settembre 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Settembre, 07:52

Prima campanella già suonata in alcune scuole del Salento, da quelle dell’infanzia passando per elementari, medie e superiori. E in attesa del 20 settembre, data di partenza per il resto degli istituti superiori, già si registra qualche caso di Covid con alunni in quarantena e scuole chiuse per la necessaria sanificazione. Ma questa volta - a causa dei contagi - ad andare a casa non sono gli studenti di tutto l’istituto ma solo quelli della classe interessata.

Maestra e bimbo positivi in una scuola dell'infanzia

Il primo caso è quello di una scuola dell’infanzia, chiusa venerdì dopo che sono risultati positivi una maestra e un piccolo alunno.

La sanificazione dell’edificio è avvenuta nella giornata di lunedì e già ieri sono rientrati sui banchi gli alunni della classe non coinvolta, ad eccezione di quelle due sezioni che avevano avuto contatti diretti con la maestra e l’alunno.

Tampone e quarantena per il gruppo interessato

 

Come previsto dal protocollo Asl, i bambini effettueranno il tampone a dieci giorni dall’ultimo contatto e, se questo sarà negativo, anche loro potranno tornare in classe. Per la scuola dell’infanzia non è prevista l’ipotesi della Dad come invece per le altre scuole. E in qualche Comune alcune classi in cui sono stati scoperti casi positivi sono tornate ad adottare la didattica a distanza.
Intanto, in provincia gli addetti alla pianificazione e gestione della mobilità scolastica lavorano per mettere a punto gli ultimi adempimenti, ma già si può dire che il protocollo sicurezza ha funzionato. Da un lato ci sono la Prefettura impegnata nella redazione del piano del trasporto locale (già pronto e inviato alla Regione), la Provincia di Lecce e il Provveditorato, dall’altro l’organizzazione delle ditte di trasporto che stanno accrescendo il numero di mezzi a disposizione degli studenti, così come deciso la scorsa settimana nel vertice coordinato dal Prefetto, Maria Rosa Trio. 

Trasporti, 100 corse in più

L’addio alle doppie corse degli autobus e l’orario unico di ingresso, sommati all’80 per cento della capienza dei bus tra posti a sedere e in piedi, ha portato ad un incremento di oltre 100 corriere rispetto al numero attuale, con le quali si potrà soddisfare la nuova richiesta degli utenti delle scuole. Unico ostacolo da superare, in questo momento, sembra essere l’orientamento di alcuni genitori che avrebbero dichiarato ai dirigenti scolastici di voler accompagnare a scuola i figli con la propria auto. Ma per conoscere i numeri esatti di chi preferisce l’auto al pullman occorrerà aspettare la prossima settimana. 
Intanto la Stp, società Trasporti Pubblici di Terra d’Otranto, è pronta: «Noi siamo in grado di far partire tutti i mezzi, alcuni hanno già circolato negli ultimi giorni - spiega l’amministratore unico Antonio Ponzo -. Prevediamo, in totale, l’impiego di ulteriori 34 pullman Stp tramite una serie di noleggiatori che lavorano nel Salento molti dei quali sono associati al Consorzio trasporti pugliesi Cotrap». I restanti saranno attivati da altre ditte aderenti a Cotrap e 30-35 bus dalla Sud-Est. Tutto pronto allora, e una volta a regime sarà fatto uno studio sulle scelte degli alunni pendolari: «Nel nuovo piano del trasporto scolastico, su indicazione del Prefetto, si prevede un doppio monitoraggio delle corse degli autobus a distanza di 10-15 giorni attraverso un tavolo di coordinamento - spiega Gianni Refolo, direttore generale della Provincia di Lecce -. E questo perché le preferenze dei pendolari (stimati in 27mila) potrebbero variare dopo i primi giorni dall’inizio dell’anno scolastico. Occorrerà fin da subito potenziare i transiti verso i grossi centri a partire da Lecce, e lungo le principali tratte della provincia». Dunque, il territorio salentino farà da apripista in Puglia: in provincia non ci sarà più il cosiddetto scaglionamento degli orari di ingresso e uscita, come attuato lo scorso anno a causa dell’emergenza covid, ma un turno unico garantito da un sostanziale incremento dei bus.

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