Compostaggio, verso l'accoglimento del ricorso: «Ok all'impianto Metapulia»

Compostaggio, verso l'accoglimento del ricorso: «Ok all'impianto Metapulia»
di Katia PERRONE
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Giovedì 2 Luglio 2020, 09:39
«L'impianto di compostaggio si può fare»: ricorso accolto dal Tar con l'accoglimento della sospensiva. Perdono il primo round la Provincia, il Comune di Lecce e il Comune di Surbo che, in Conferenza Servizi, si sono opposti alla realizzione della struttura di lavorazione dei rifiuti prevista nella zona industriale del capoluogo. E si riparte da zero con gli imprenditori che la spuntano in questo braccio di ferro che dura ormai da tempo.
Il Tar di Lecce, con l'ordinanza emessa lunedì, ha accolto il ricorso presentato dalla società romana, rappresentata dal ceo Piero Seracca Guerrieri, e dagli avvocati Luigi e Pietro Quinto, per l'annullamento - previa sospensione dell'efficacia - della determina del 30 marzo scorso con cui Provincia rigettava l'istanza presentata da Metapulia il 5 giugno dello scorso anno chiudendo con esito negativo la Conferenza dei Servizi convocata per rilasciare le autorizzazioni Via (Valutazione di Impatto Ambientale) e Aia (Autorizzazione Integrata Ambientale) al progetto.

Dopo il no della Provincia al progetto che prevede la realizzazione di un impianto di produzione di biometano e compost di qualità dalla frazione organica dei rifiuti solidi urbani, e il parere negativo del comune capoluogo, la società Metapulia aveva promesso battaglia. Lo stesso sindaco Carlo Salvemini aveva dichiarato la propria disponibilità ad accogliere un impianto di iniziativa pubblica: una chiara preferenza rispetto all'opzione privata.
Una presa di posizione che non ha scoraggiato Metapulia che, dopo il diniego da parte della Provincia, ha preferito ricorrere alle vie legali. L'ordinanza della seconda sezione del Tribunale Amministrativo Regionale di Lecce a firma del presidente Eleonora Di Santo, è stata depositata: l'atto, anticipando il giudizio di merito, fissa l'udienza al prossimo 28 ottobre.

«Il Tar Lecce boccia la Provincia e il Comune di Lecce sull'impianto Metapulia commentano gli avvocati Luigi e Pietro Quinto la Provincia aveva motivato il diniego sostenendo che Arpa Puglia non si sarebbe espressa, in seno alla conferenza dei servizi, in ordine all'assentibilità dell'impianto in deroga al limite delle distanze dal centro abitato, deroga necessaria poiche l'installazione è prevista ad una distanza di 1300 metri rispetto ai 2 chilometri previsti dal Piano Regionale dei Rifiuti. Anche il Comune di Lecce si era opposto alla realizzazione dell'impianto sostenendo che non fosse funzionale alle esigenze del territorio perché nella medesima area era già prevista la realizzazione di analogo impianto pubblico. I giudici amministrativi sono stati di diverso avviso».
Accogliendo integralmente le tesi degli avvocati Luigi e Pietro Quinto «hanno evidenziato come il parere reso da Arpa nell'ambito del procedimento sia in realtà un parere favorevole con prescrizioni e che la circostanza che in sede di programmazione regionale sia stata prevista la realizzazione di un impianto pubblico non preclude la realizzazione dell'impianto privato Metapulia».

Un impianto, quello previsto dal Piano regionale dei rifiuti, per il quale non sarebbe ancora stata individuata l'area adeguata per la sua realizzazione e che, secondo quanto altre volte sottolineato dalla dirigenza della società romana, necessiterebbe di tempi di realizzazione più lunghi. «La frazione organica dei rifiuti precisano i legali di Metapulia non è soggetta ad alcuna privativa pubblica e la realizzazione dell'impianto della Regione si trova in una fase embrionale, non essendo stato presentato alcun progetto e neppure indicata la localizzazione».
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