Chiese, slitta la sanificazione. I detergenti al vaglio della Soprintendenza
Da oggi via libera a pulizia delle chiese e riti funebri contingentati

Chiese, slitta la sanificazione. I detergenti al vaglio della Soprintendenza Da oggi via libera a pulizia delle chiese e riti funebri contingentati
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Lunedì 4 Maggio 2020, 13:40 - Ultimo aggiornamento: 13:47
Sarebbe dovuta partire da oggi la sanificazione delle chiese salentine per l'avvio della Fase 2 (che prevede l'igienizzazione regolare dei luogi di culto mediante pulizia delle superfici e degli arredi con idonei detergenti ad azione antisettica per contrastare il contagio da covid19). Su quest’ultimo punto è in corso una fitta interlocuzione tra la Diocesi leccese e la Soprintendenza, che ha al momento congelato gli interventi calendarizzati a partire dall’inizio della settimana. Oggi pomeriggio infatti gli interventi sarebbero dovuti partire dalla Chiesa di Borgagne e a seguire San Foca e Torre dell'Orso. Ma così non sarà, almeno per ora.

Al vaglio della Soprintendenza, infatti, c'è la non indifferente selezione di prodotti che non ledano l’integrità di affreschi, sculture e ornamenti di valore artistico all’interno degli ambienti religiosi.

Intanto tutte le chiese sono state pulite a fondo dai rispettivi parroci e volontari a spese della diocesi. Gli ambienti saranno tenuti aperti il maggior tempo possibile, per consentire a tutti un momento di preghiera o adorazione. Ma anche lìareazione dei locali.
Fondamentali in questa fase saranno infatti le norme igienich, soprattutto visto che come nel resto del Paese anche in Puglia si torna a celebrare funerali in chiesa. In una lunga missiva inviata a tutti i sacerdoti salentini, l’arcivescovo Michele Seccia ha ribadito le disposizioni anti-contagio da rispettare per compiere in sicurezza questo primo passo. I termoscanner per le parrocchie del territorio arriveranno domani (la Diocesi di Lecce, infatti si è messa in contatto con aziende specializzate nel settore, per garantire la presenza dei dispositivi per rilevare la temperatura dei fedeli all’ingresso di ogni chiesa. Nell'immediato in ogni caso per la celebrazione in sicurezza dei riti funebri potrà essere utilizzato un  termometro digitale che consenta comunque l’ingresso dei congiunti (per un massimo di 15 persone), laddove la temperatura corporea non superi i 37 gradi e mezzo.
Altre direttive riguardano il rispetto delle distanze interpersonali, l’obbligo per il parroco di indossare la mascherina, la distribuzione della Comunione eucaristica raggiungendo i fedeli direttamente tra i banchi, dopo un’accurata igienizzazione delle mani, ed evitando lunghe file davanti all’altare.

 
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