Il Barocco in ostaggio: chiese liberate dalle automobili, (piazza Duomo invece attende). Troppi pass per il centro storico

Il Barocco in ostaggio: chiese liberate dalle automobili, (piazza Duomo invece attende). Troppi pass per il centro storico
di Stefania DE CESARE
4 Minuti di Lettura
Giovedì 5 Gennaio 2023, 07:00 - Ultimo aggiornamento: 16:50

Chiese e monumenti liberati dalle auto (che però assaltano corti e piazzette del barocco) mentre il Duomo è ostaggio delle vetture. È un centro storico a due facce quello che ogni giorno si offre ai turisti. Il cuore della città soffre ancora il peso delle quattro ruote. Tanti, infatti, sono i mezzi che ogni giorno circolano e sostano tra i vicoli e gli scorci intorno all'Ovale. Perché nonostante i paletti posizionati dei luoghi più sensibili, il nuovo regolamento con il taglio al numero dei pass (in vigore ormai da quasi due anni) e la Ztl h18, le automobili nell'area antica si sentono ancora. E si vedono.

Gli interventi del Comune

Negli ultimi anni il Comune ha cercato di liberare le aree laddove ci sono state sempre e solo automobili.

Gli scorci più conosciuti, un tempo usati come parcheggi come piazzetta Tancredi (a pochi passi dalla Chiesa del Carmine), il sagrato della Chiesa di Santa Chiara o il Convitto Palmieri - oggi sono difesi dai paletti anti sosta selvaggia che limitano l'assalto delle vetture. Un passo in avanti per una città da sempre orgogliosa del proprio centro storico e delle proprie bellezze.


Ma il problema delle auto non è risolto. Perché le vetture che transitano sono ancora tante (di queste circa 4mila sono autorizzate da regolamento a circolare a ogni ora del giorno) e continuano a occupare numerosi scorci del barocco. Ogni spazio non difeso da paletti o divieti sembra essere buono per lasciare il proprio mezzo. Come piazzetta dell'Arte della stampa o piazzetta Giuseppe Lillo, scambiate spesso e volentieri per un garage gratuito. Entrambe si trovano a pochi passi dalla chiesa della Madre di Dio, un monumento religioso la cui bellezza pare essere apprezzata solo dai turisti che si fermano a fotografarla, facendosi largo tra le automobili parcheggiate in zona.

Le quattro ruote ai piedi del barocco


Ma non sono solo gli scorci più nascosti a essere utilizzati come parcheggi autorizzati. Ne è un esempio piazzetta Regina Maria, proprio davanti la Chiesa di San Matteo. Lo slargo è quotidianamente occupato dalle auto: un oltraggio proprio a pochi passi da una delle chiese più visitate della città (e che non è immune dal parcheggio selvaggio). Non mancano, poi, le zone più conosciute come piazzetta Fanfulla, un'area sulla carta pedonale ma che, di fatto, sembra essere vietata ai pedoni, e piazzetta Castromediano diventata una zona di sosta per le moto ma dove anche i veicoli trovano spesso posto nonostante i divieti. Per trovare un posto auto per i residenti, il Comune ha dovuto mettere ordine anche in numerose piazzette del cuore antico, come piazzetta Giovanni Duca D'Enghien, a due passi dalla chiesa della Alcantarine. Qui l'amministrazione ha ricavato degli stalli per la sosta da destinare ai residenti ma non sempre il parcheggio è ordinato e regolare. Un afflusso di vetture non da poco, con mezzi lasciati dove c'è spazio, ai lati delle strade e soprattutto dove non ci sono paletti.
Ma se le chiese e i monumenti simbolo della città respirano (a breve arriveranno anche multe per chi parcheggia senza permesso nel chiostro seicentesco di Palazzo Celestini), il Duomo è ancora in affanno. Le auto, infatti, continuano a fare bella mostra nello spiazzo all'ombra della Cattedrale. Cinque i veicoli autorizzati due del vescovo e tre dei vicari ma la piazza spesso ospita molte più vetture, soprattutto nei giorni in cui la Curia è aperta al pubblico. E la bellezza della piazza viene quindi oscurata ogni giorno dalle quattro ruote. Una soluzione potrebbe essere quella di autorizzare i parcheggi in via Arcivescovo Petronelli (alle spalle del Duomo, a oggi utilizzati per i residenti) per i veicoli della Curia così da liberare la piazza una volta per tutte.

Le esigenze dei residenti


Ma trovare un equilibrio tra le necessità di chi vi vive e frequenta il centro storico e chi vorrebbe usufruirne senza il via vai di auto non è facile. Una parte dei residenti e chi lavora nel centro storico chiede da tempo delle modifiche alle attuali regole in modo da avere qualche pass in più (e il Comune sta lavorando a dei correttivi al regolamento). Dall'altra parte, però, ci sono anche tanti leccesi che, invece, spingono per poter avere il cuore della città libero dalle auto a ogni ora del giorno. Una ipotesi che a oggi sembra essere lontana. Presto il Comune accenderà le nuove 10 telecamere di sorveglianza posizionate ai varchi dell'area antica e che consentiranno (in aggiunta alle 8 già attive) un controllo più stringente per gli accessi irregolari. Ma, per adesso, non sono previste rivoluzioni sugli orari di accesso: la Ztl sarà h18.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA