Ztl h24 a Lecce: residenti d'accordo, commercianti perplessi

Le reazioni all'annuncio del sindaco: la sperimentazione partirà nel 2023

Ztl h24 a Lecce: residenti d'accordo, commercianti perplessi
di Matteo BOTTAZZO
4 Minuti di Lettura
Martedì 27 Dicembre 2022, 07:18 - Ultimo aggiornamento: 30 Dicembre, 11:46

Le novità annunciate dal sindaco Carlo Salvemini per il 2023, in tema di viabilità, iniziano a far discutere. L'anno che sta arrivare potrebbe essere quello delle sperimentazioni per la Ztl h24. Si parte per gradi, con l'introduzione delle nuove misure solo in alcuni periodi e a seconda delle necessità della città: non sarà una chiusura totale. E anche per la sosta a pagamento potrebbero presto esserci dei ritocchi al rialzo in alcune zone della città, mentre - per almeno due anni - le strisce blu non cresceranno in città.

Scelte che, come detto, fanno discutere.

Da una parte ci sono i residenti che sognano una chiusura completa del centro storico, dall'altra i commercianti che auspicano un tavolo di confronto. «L'aumento del costo della sosta credo che sia una misura, quantomeno, da posticipare nel tempo - afferma Cristian Pellegrino, titolare del Saloon Keeper-, le persone hanno subito troppi aumenti in questo 2022, continuare ad incidere sulle persone in questo modo non mi sembra corretto. Per quanto riguarda la chiusura del centro storico H24, non sento di esprimere un parere negativo, auspico però che prima della sua introduzione ci sia un confronto con gli imprenditori che hanno investito in questa parte della città affinché si possa calibrare i provvedimenti anche in base a quelle che sono le nostre esigenze».

I pareri

Un parere condiviso anche da altri imprenditori come il caso di Danilo Sterndardo del Road66: «Vorremmo dialogo con l'amministrazione, è qualcosa che ci è sempre mancata, ci sentiamo soli. Hanno già dimostrato il loro disinteresse nel corso di quest'estate quando ci hanno costretto a rispettare delle misure assurde. Vogliamo essere coinvolti e chiamati a dare il nostro contributo al percorso di miglioramento di questa parte della città, non siamo qui solo per rispettare delle regole che ci vengono imposte dall'alto. Sull'incremento del costo dei grattini, auspico che non avvenga, il rischio concreto è che si allontanano sempre di più le persone dal centro storico della città». Il coinvolgimento è in cima ai desideri per il 2023 da parte di chi ha investito nella movida leccese, ma tra i residenti c'è chi spera che la chiusura h24 diventi realtà nel più breve tempo possibile. «Lo desideriamo da diversi anni, vedere un centro storico libero dalle auto e dal transito dei veicoli sarebbe uno straordinario traguardo per la nostra città - spiega Roberto Gira, residente nel centro storico-, che si metterebbe al pari di altre città d'arte che da tempo hanno previsto questo provvedimento. Certo è però che prima di intraprendere questa strada è necessario anche pensare ad un piano parcheggi adeguato anche per chi nel centro storico ci lavora».

Le associazioni di categoria

Anche le associazioni di categoria guardano con attenzione a queste iniziative: «Non siamo stati ancora convocati per parlare di queste soluzioni - afferma Federico Pastore di Confesercenti -. Noi da sempre siamo per la riduzione del traffico veicolare, in particolare nel centro storico, ma non basta chiudere. Prima di arrivare a questo punto è necessario trovare delle soluzioni per quanto concerne la sosta delle auto in prossimità del centro cittadino. Per quanto riguarda l'incremento del costo dei grattini, credo da una parte potrebbe garantire una maggiore rotazione delle auto parcheggiate, ma dall'altra parte potrebbe rappresentare un deterrente a fermarsi in centro, speriamo che si tratti di aumenti minimi e non considerevoli».

© RIPRODUZIONE RISERVATA