Rossi-Emiliano, polemica sui voli civili all'aeroporto di Grottaglie

Michele Emiliano e Riccardo Rossi
Michele Emiliano e Riccardo Rossi
di Francesco RIBEZZO PICCININ
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Lunedì 11 Aprile 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 07:30

L’apertura dell’aeroporto di Grottaglie ai voli passeggeri? «Una marchetta», secondo Europa Verde Brindisi. Un commento che, fino a qualche settimana fa, sarebbe stato derubricato come “semplice” polemica interna alla coalizione che guida la Regione Puglia. Ma da qualche tempo alla formazione politica ha aderito anche Brindisi Bene Comune, il movimento del sindaco Riccardo Rossi. Dunque, una presa di posizione tanto dura assume tutt’altro peso dal punto di vista politico, considerato che solitamente la posizione di Rossi e del suo movimento nei confronti del presidente della Regione Michele Emiliano era sempre stata, fino ad oggi, di mediazione. Se è vero, sottolineano, «che le infrastrutture sono una ricchezza per i territori, è anche vero che tale ricchezza non può essere costruita impoverendone uno per arricchirne un altro». Un criterio, ricordano, che faceva parte anche del programma elettorale di Emiliano, sottoscritto dai Verdi che spiegano di essere ancora fedeli a quelle idee. “Lo sviluppo economico - si leggeva nel programma - è fortemente connesso al sistema delle infrastrutture e dei trasporti. Per stabilire le priorità occorre una capillare attività di pianificazione partecipata che coinvolga i territori, al fine di evitare conflitti tra ambiti locali, duplicazioni, sprechi, puntando a riconvertire l’esistente”.

Il caso Alenia

I Verdi ricordano poi l’apertura dello stabilimento Alenia di Grottaglie nel 2006, ai tempi del governatore Fitto. «L’impegno delle parti in causa - sottolineano - fu che questo nuovo sito industriale, così prossimo a quello di Brindisi, non avrebbe creato dannose conflittualità. Invece, purtroppo puntualmente, nel 2010 Alenia chiuse a Brindisi. Sul fatto furono spese poche parole, se non la promessa che il polo aeronautico di Grottaglie avrebbe avuto una specifica vocazione industriale, invece oggi assistiamo all’ennesimo scippo a danno del territorio brindisino. Dopo la beffa dell’istituzione dell’Autorità di sistema portuale che ha visto il porto di Brindisi e i tanti soldi rivenienti dal carbone spesi in misura risibile nel porto brindisino in favore di quello di Bari, ora si va verso il depauperamento del traffico passeggeri dello scalo di Brindisi in favore dell’Aeroporto di Grottaglie».

Europa Verde chiarisce di non essere contro l’aeroporto taratino. Ma, sottolineano, «vorremmo la garanzia che, come promesso nel programma, questa nuova apertura non danneggerà la realtà brindisina. Chiediamo quindi al presidente Emiliano quali siano le prospettive di sviluppo per Brindisi e per la nostra provincia, dato che sinora questa ha solo ceduto in favore di altre».

I rischi

Le reti aeroportuali, fanno notare, seguono solitamente logiche di mercato e concorrenziali. «Invece di creare “doppioni” - evidenziano dunque - andrebbe identificata in ciascuno scalo la sua vocazione e quella fatta crescere. Posto che siamo ben lontani da logiche campanilistiche, ci chiediamo però se, in vista di questa apertura, sia stato commissionato ad AdP un piano di flussi previsionali rispetto al traffico passeggeri e quale ricaduta questo avrebbe sull’aeroporto del grande Salento. Ricordiamo che l’aeroporto di Grottaglie è già stato adibito al traffico di passeggeri durante il conflitto nei Balcani e del Kosovo, così come nel periodo successivo, ma è poi stato chiuso perché gli aerei viaggiavano vuoti. Lo scalo di Grottaglie non è connesso con treni o bus di linea, pertanto, un investimento in tal senso avrebbe senso solo se vi fosse la certezza di un ritorno reale sul territorio. Diversamente, è solo spreco di denaro pubblico».

L'accusa

Uno scalo passeggeri tra due aeroporti delle dimensioni di quelli di Bari e di Brindisi, concludono, «è solo l’ennesima “marchetta” elettorale che il territorio di Brindisi, privo di rappresentanza politica concreta a livello regionale, vede pagare attraverso il suo impoverimento. In questo fervente clima di campagna elettorale viene da chiedersi cosa ne pensino i parlamentari e i consiglieri regionali di tutti i colori politici eletti nel territorio brindisino».

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